Il Personalismo italiano, storicamente, dal punto di vista della sua struttura è una ripresa e uno sviluppo del Personalismo francese ma si distingue per l’attenzione alla dimensione politica, in particolare modo a partire dal 1935 e fino al 1955 e per essere militante. Non a caso nel 1935 videro la luce le prime opere di Sturzo e Capogrossi e come detto, l’impegno politico è costante al punto che la politica è senza dubbio la dimensione centrale dell’attività filosofica. Il movimento italiano non ha solo l’ascendenza transalpina ma presenta dei tratti originali, per cui accanto alla comune eredità tomistica ci sono sia l’influenza di Antonio Rosmini, profondamente avvertita da Sturzo […]
Archivi Giornalieri: 26/11/2009
La storia delle idee
La storia delle idee e la storia delle azioni corrono su binari paralleli che raramente si incontrano, restituire un'anima alla politica significa restituirle la forza delle idee, liberarla da quel preoccupante abbraccio con le lobbies economico finanziarie che, palesatosi dalla fine degli anni 80, ha portato in breve il sistema politico italiano alla tragica Caporetto di Tangentopoli, e alle disfatte odierne. Compito degli intellettuali è quello di individuare i nessi tra economia ed etica, di mediare tra il darwinismo sociale del laissez faire e il totalitarismo politico sociale dello stato, tenuto conto del fatto che comunque uno stato sano non sarà mai uno stato minimo. Una società non può esistere senza che vi si inserisca in qualche punto in freno della volontà e degli appetiti sfrenati. Occorre tornare alla guida delle idee, abbandonare i tecnicismi tattici della politica odierna, riappropriarsi della capacità progettuale che fu una delle risorse d'eccellenza della cosiddetta Prima Repubblica.