(articolo pubblicato per la prima volta nel 1997 su Modem & Taboo) L’antropologia greca privilegia un approccio al corporeo di tipo diadico; al corpo quale principio della materialità e localizzazione degli istinti irrazionali si contrappone l’anima quale sede dell’intelligenza. L’elemento fisico (soma), scrive Platone nel Cratilo, non é altro che il sepolcro ed il segno (sema) dell’anima. Il distacco di quest’ultima dai limiti del corpo è compito peculiare del filosofo: “se pur qualche momento di quiete ci venga dal corpo e noi cerchiamo di rivolgerci a qualche meditazione, ecco che, d’un tratto, in mezzo alle nostre ricerche e dovunque, quello viene ancora a tagliarci la strada, e ci rintrona […]
Archivi Giornalieri: 18/10/2010
La storia delle idee
La storia delle idee e la storia delle azioni corrono su binari paralleli che raramente si incontrano, restituire un'anima alla politica significa restituirle la forza delle idee, liberarla da quel preoccupante abbraccio con le lobbies economico finanziarie che, palesatosi dalla fine degli anni 80, ha portato in breve il sistema politico italiano alla tragica Caporetto di Tangentopoli, e alle disfatte odierne. Compito degli intellettuali è quello di individuare i nessi tra economia ed etica, di mediare tra il darwinismo sociale del laissez faire e il totalitarismo politico sociale dello stato, tenuto conto del fatto che comunque uno stato sano non sarà mai uno stato minimo. Una società non può esistere senza che vi si inserisca in qualche punto in freno della volontà e degli appetiti sfrenati. Occorre tornare alla guida delle idee, abbandonare i tecnicismi tattici della politica odierna, riappropriarsi della capacità progettuale che fu una delle risorse d'eccellenza della cosiddetta Prima Repubblica.