Il giorno dopo della comunicazione ufficiale del sondaggio che mette al novantesimo posto il gradimento degli elettori ternani rispetto al loro presidente della provincia e leggendo sui giornali notizie come questa http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo500330.shtml in cui con ben altro orgoglio e spirito di inziativa, i cittadini Bellunesi esprimono la loro volontà di cambiare regione, stanchi di essere considerati gli ultimi del Veneto, … Verrebbe da porsi il problema, se il futuro della provincia di Terni non possa essere più vicino a Roma che a Perugia? Questo perchè il sopracitato risultato negativo non sarebbe, secondo me, da addebitarsi solo alla poco incisiva azione politica del presidente della provincia e della sua giunta, ma […]
Archivi Giornalieri: 13/01/2011
La storia delle idee
La storia delle idee e la storia delle azioni corrono su binari paralleli che raramente si incontrano, restituire un'anima alla politica significa restituirle la forza delle idee, liberarla da quel preoccupante abbraccio con le lobbies economico finanziarie che, palesatosi dalla fine degli anni 80, ha portato in breve il sistema politico italiano alla tragica Caporetto di Tangentopoli, e alle disfatte odierne. Compito degli intellettuali è quello di individuare i nessi tra economia ed etica, di mediare tra il darwinismo sociale del laissez faire e il totalitarismo politico sociale dello stato, tenuto conto del fatto che comunque uno stato sano non sarà mai uno stato minimo. Una società non può esistere senza che vi si inserisca in qualche punto in freno della volontà e degli appetiti sfrenati. Occorre tornare alla guida delle idee, abbandonare i tecnicismi tattici della politica odierna, riappropriarsi della capacità progettuale che fu una delle risorse d'eccellenza della cosiddetta Prima Repubblica.