Demagogia sulle tasse (La tassa dei consorzi di bonifica)

cetto_la_qualunque
Ancora demagogia verrebbe da dire, sembra di si, il movimento trasversale contro la tassa dei consorzi di bonifica, uno dei più importanti presidi contro il dissesto idrogeologico e le alluvioni, torna come argomento per aizzare le folle. Nato come tema fondante dei movimenti neoliberisti di ispirazione teocon, fondamentalmente di destra estrema, diventa cavallo di battaglia, a volte unico argomento di propaganda elettorale, di politici (?) provenienti dalla ex sinistra comunista e dalla ex destra. A Terni uno dei paladini di questa propaganda antitassa è il monocorde consigliere comunale Leo Venturi, eletto per la lista civica “Terni oltre”, spesso ben accompagnato in passato dal consigliere comunale Enrico Melasecche, ex consigliere regionale di Forza Italia, oggi UDC. Altre volte il cavallo di battaglia di questa poco creativa generazione di politici è stata la lotta ai campi nomadi , e via di seguito in un suonare di grancassa su argomenti che sono decisamente marginali rispetto ai veri problemi della programmazione dello sviluppo del territorio e del paese. Lo stesso fenomeno, con dimensioni ben più preoccupanti, si verifica a livello di politica governativa, con gli slogan per poveri della Lega, con la “battaglia del grano” del federalismo, irrealizzabile panacea di tutti i mali sul cui carro, o carroccio, sono saliti allegramente tutti i partiti.
Sembra continuare indisturbato un lungo momento di limbo della politica, una fase nella quale non si affrontano più i reali problemi della collettività, d’altronde non ci sono neppure risorse finanziarie idonee a farlo, che vede molti leader tuffarsi in quella propaganda da due soldi, autolesionista, ben rappresentata dall’attore Antonio Albanese con il suo personaggio Cetto La Qualunque.