Antonio Segni
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Antonio Segni, nato a Sassari il 2 febbraio 1891, nel 1913 si è laureato in giurisprudenza.
Iscritto al Partito Popolare fin dalla fondazione, ne è stato consigliere nazionale dal 1923 al 1924, con l’avvento del fascismo abbandona l’attività politica. Nel 1920 vince il concorso per la cattedra di diritto processuale civile presso l’Università di Perugia dove ha insegnato fino al 1925. Successivamente ha insegnato nelle Università di Cagliari, Pavia, Sassari (dove dal 1946 al 1951 è stato Magnifico Rettore) e Roma.
Ha ottenuto la laurea di dottore “Honoris causa” in scienze agrarie dall’Università Georgetown di Washington. E’ stato autore di numerose pubblicazioni in materia di diritto processuale civile, diritto commerciale e fallimentare, nonché in materia agraria. Socio dell’Accademia dei Lincei, ha ricevuto il premio “Carlo Magno” dalla città di Aquisgrana per alti meriti acquisiti nell’azione svolta in favore dell’unità europea.
Nel 1942 è stato tra gli organizzatori della Democrazia Cristiana nelle cui file è stato eletto all’Assemblea Costituente.

Nel 1944 è sottosegretario di indicazione democristiana al Ministero dell’Agricoltura e Foreste retto dal comunista Gullo nel III governo Bonomi, nel governo Parri e nel I governo guidato dal leader democristiano Alcide De Gasperi. Ministro dell’Agricoltura e Foreste nel 1947, nel III e IV Governo De Gasperi, nel 1948, nel V Governo De Gasperi, nel 1950, nel VI Governo De Gasperi. Nel 1950 Segni il suo dicastero aveva realizzato una parziale riforma agraria che, avendo migliorato, seppure di poco le dure condizioni di vita dei contadini, gli aveva alienato le simpatie dei grandi latifondisti , alcuni dei quali militanti dentro il suo stesso partito. Nel 1951 è Ministro della Pubblica Istruzione nel VII Governo De Gasperi, riconfermato nel 1953  nello stesso ministero con il Governo Pella. Dopo l’elezione di Giovanni Gronchi e la successiva crisi del governo guidato da Mario Scelba, Antonio Segni guida dal 6 luglio 1955 al 18 maggio 1957 il suo primo governo, un tripartito tra la DC, i socialdemocratici e i liberali, nato per impedire ogni tentativo fanfaniano di aprire ai socialisti, cosa che Segni e l’ala conservatrice della DC consideravano impraticabile.

Nel 1958 è Ministro  della Difesa e Vicepresidente nel governo Fanfani. Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dell’Interno dal 15 febbraio 1959 al 25 marzo 1960. Nel convento di Santa Dorotea era nata la grande corrente dei dorotei che, inizialmente guidata da Aldo Moro, unì tutti i leader di Palazzo Sturzo attorno all’obiettivo di ridimensionare l’influenza di Fanfani all’interno del partito.

Nel 1960 Segni è Ministro degli Esteri nel Governo Tambroni e nel III Governo Fanfani. Ancora Ministro degli Esteri nel 1962 nel IV Governo Fanfani. Nel 1962 il 6 maggio, il segretario politico della Democrazia Cristiana, Aldo Moro, ottiene dal proprio partito e dal Parlamento della Repubblica l’elezione di Antonio Segni alla carica di Presidente della Repubblica italiana (al nono scrutino con 443 voti su 854). Sullo sfondo della sua presidenza aleggiò un presunto tentativo di colpo di stato progettato dal generale dei carabinieri Giovanni De Lorenzo, noto come “Piano Solo”, che avrebbe portato all’arresto e alla deportazione in Sardegna dei principali dirigenti dei partiti della sinistra e dei sindacati operai, quindi la restrizione dei diritti politici  e civili della popolazione.

Nel 1964 il 7 agosto, Segni fu colpito da un ictus cerebrale, accertata la ondizione di impedimento temporaneo, dal successivo giorno 10 fu istituita la supplenza del Presidente del Senato Cesare Merzagora,  fino al 28 dicembre 1964. Segni rassegnò le dimissioni anticipate il 6 dicembre 1964 dopo soltanto due anni di presidenza.

Incarichi di Governo:
Presidente del Consiglio – dal 6 luglio 1955 al 18 maggio 1957 – dal 15 febbraio 1959 al 25 marzo 1960.
Vice Presidente del Consiglio e Ministro della Difesa nel 1958 (II° Governo Fanfani)
Sottosegretario per l’Agricoltura e Foreste nel 1944 (III° Governo Bonomi) nel 1945 (Governo Parri e I° Governo De Gasperi).
Ministro dell’Agricoltura e Foreste nel 1946 (II° Governo De Gasperi) nel 1947 (III° e IV° Governo De Gasperi) nel 1948 (V° Governo De Gasperi) nel 1950 (VI° Governo De Gasperi).
Ministro della Pubblica Istruzione nel 1951 (VII° Governo De Gasperi) nel 1953 (Governo Pella). Ministro degli Esteri nel 1960 (Governo Tamboni e III° Governo Fanfani) nel 1962 (IV° Governo Fanfani).
Il 6 maggio 1962 è stato eletto Presidente della Repubblica il giorno 11 maggio ha prestato giuramento.
Il 7 agosto 1964 viene colpito da una grave malattia, accertata la condizione di impedimento temporaneo dal 10 agosto è istituita la supplenza del Presidente del senato Cesare Merzagora fino al 28 dicembre 1964.
Il 6 dicembre 1964 rassegna le dimissioni. Diventa Senatore a vita quale ex Presidente della Repubblica, nuore il 1° dicembre del 1972.