(Aldebrano Micheli) Nel suo lungo cammino lo stabilimento ternano ha conosciuto periodi difficili come quando, nei due dopoguerra, governi scriteriati avrebbero voluto chiuderla; il superamento di questi ostacoli è costato sacrificio, abnegazione e, purtroppo, anche qualche vittima. Oggi ci risiamo, la situazione corrente della ex Règia fabbrica d’Armi di Terni è un po’ inquietante, l’età media delle maestranze è di 56 anni, l’ultimo corso allievi operai è del 1985, quando furono assunti 16 operai, il personale va in quiescenza per limiti di età e non viene sostituito. Si perde know how, come si dice oggi, cioè conoscenza, e questo è gravissimo. Di questo passo, in pochissimi anni, l’opificio chiuderà per […]
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Di Roberto Orsi …. leader politici italiani e la stampa mainstream hanno martellato la popolazione con messaggi di una ripresa imminente. In effetti, non è impossibile per un’economia che ha perso circa l’8 % del suo PIL avere uno o più trimestri in territorio positivo. Chiamare un (forse) +0,3% di aumento annuo “ripresa” è una distorsione semantica, considerando il disastro economico degli ultimi cinque anni. Più corretto sarebbe parlare di una transizione da una grave recessione a una sorta di stagnazione. Il 15% del settore manifatturiero in Italia, prima della crisi il più grande in Europa dopo la Germania, è stato distrutto e circa 32.000 aziende sono scomparse. … Il […]