Sanzioni a Mosca, un boomerang

Sanzioni a Mosca, un boomerang

  di Mario Lettieri e Paolo Raimondi (da: www.societàlibera.org) Le sanzioni contro la Russia per Washington hanno una valenza soprattutto geopolitica. È il ritorno alla guerra fredda tra le due superpotenze. Per l’Unione europea, invece, esse rischiano di creare dei grandi disastri economici e politici per l’intera area euro-asiatica. La mancanza di «personalità internazionale» dell’Europa è purtroppo nota. Con il suo indebolimento economico, l’Europa rischia anche di sottomettersi a un nuovo atlantismo. Ciò farebbe piacere a Washington. Le sanzioni, di fatto, mortificano il ruolo indipendente dell’Ue e ogni sua autonoma visione strategica degli assetti geopolitici da realizzare.

Un italiano schifato

Un italiano schifato

… ve lo ricordate l’incidente del Cermis dove due stolti piloti americani, per gioco, tranciarono con la deriva del loro costoso oggetto volante il cavo di una teleferica causando la morte di 20 persone? Dopo sedici anni i parenti delle vittime non hanno una risposta, nessuno dei governi italiani succedutesi in questo lungo tempo, è stato capace di chiedere spiegazioni, né, men che mai, di azzardare una richiesta di risarcimento. Quei due cretini, in virtù del concetto di immunità funzionale, sono stati giudicati nel loro paese e si sono beccati un sonoro buffetto sulla guancia con il severissimo monito di stare un po’ più attento la prossima volta. … il […]

Alcide De Gasperi. 60 anni dalla morte.

(Danilo Stentella) Il 19 agosto di sessanta anni fa, nella sua casetta di Sella Valsugana, moriva Alcide De Gasperi, nel suo amato Trentino, pochi giorni prima aveva scritto ad Amintore Fanfani, il nuovo segretario politico della Democrazia Cristiana, angustiato, nonostante la malattia, per la piega che in Francia stava prendendo il dibattito sul trattato istitutivo della Comunità Europea di Difesa, la CED, un passaggio fondamentale secondo De Gasperi nell’iter di realizzazione dell’unione politica europea. De Gasperi scriveva a Fanfani: “se le notizie che giungono oggi dalla Francia sono vere, anche solo per metà, ritengo che la causa della CED sia perduta e ritardato di qualche lustro ogni avviamento all’Unione Europea”. […]

TERNI. LA PASSERELLA CHE NON DEVE DURARE, I MACCHINARI DIMENTICATI E UNA CITTÀ IRRICONOSCENTE VERSO ALTEROCCA.

(Sergio Dotto) Prosegue la demolizione del patrimonio di archeologia industriale umbro, per fare posto, in quasi tutta la regione, a condomini e centri commerciali. Si tratta di un modello di sviluppo suicida. Una volta chiuse le grandi fabbriche regionali, come l’AST, resterà un deserto di cemento utilizzabile solo per girare film da Bronx, un paesaggio urbano anonimo e un po’ deantropizzato a causa dei naturali esodi lavorativi, che non potrà più parlare della storia etnografica di un territorio e di un popolo. Non che al resto del patrimonio culturale vada meglio. Basti pensare al rudere di Colle dell’Oro, fino a pochi anni fa un bellissimo edificio, già sede del primo orto botanico dei […]

Le privatizzazioni prossime venture. Il punto di vista della Nestlè.

Nel documentario del 2005, We Feed the World, l’allora amministratore delegato di Nestlé, la più grande azienda alimentare del mondo, Peter Brabeck, asseriva che non ci fosse nulla di cui preoccuparsi riguardo ai cibi OGM, che i profitti importino più di ogni altra cosa, che la gente dovrebbe lavorare di più e che gli esseri umani non abbiano diritto all’acqua. Ecco la vera missione portata a termine dai tempi del golpe di Tangentopoli, dal Governo Amato in poi, il saccheggio dei beni pubblici accumulati dagli Stati per l’utilità collettiva, talvolta mal gestiti, sicuramente estremamente appetibili dalle grandi multinazionali. [youtube width=”500″ height=”405″]http://youtu.be/UsBHKG9Q6w0[/youtube]