TTIP IL CAMMINO DELLA VERGOGNA

TTIP IL CAMMINO DELLA VERGOGNA

Di: Angelo Casella (da www.studiocataldi.it) Presentato sotto la benevola mascheratura di facilitatore del commercio con l’abbattimento dei protezionismi occulti è in realtà qualcosa di molto diverso e insidioso. Da analizzare, per l’appunto, con la più grande attenzione. In effetti, la lettura della bozza di accordo (nelle sue poche e scarne parti rese pubbliche, essendo gestito nella più totale opacità) evidenzia un progetto assai più complesso e con finalità più marcatamente politiche che economiche, comportante implicazioni gravi e profonde nel tessuto economico e sociale dei Paesi coinvolti.

L’accerchiamento dell’Europa. Il ricatto per imporre la firma del famigerato TTIP

L’accerchiamento dell’Europa. Il ricatto per imporre la firma del famigerato TTIP

  … fino a pochi anni fa temevamo l’invasione da parte dei bolscevichi sovietici, che avrebbero potuto abbeverare i loro sacrileghi cavalli cosacchi nelle fontane di Piazza San Pietro, e invece ci siamo trovati destabilizzati come Paese con un colpo di stato bianco, quello di Tangentopoli del 1992, e accerchiati come Unione Europea ad opera di una serie di focolai di guerra accesi ad arte dai nostri ex alleati americani, i cui equipaggiamenti militari fanno bella mostra tra le dotazioni dell’ISIS, la moderna Spectre della peggiore cinematografia yankee. Da quando poco più di un mese fa è stato pubblicato questo articolo dal quotidiano L’Indro, la mia tesi sull’accerchiamento dell’Europa ha […]

Terni, archeologia industriale. Dopo un trentennio di promesse vogliamo fare due conti?

Terni, archeologia industriale. Dopo un trentennio di promesse vogliamo fare due conti?

Per quanto riguarda l’archeologia industriale a Terni, settore su cui puntare per diversificare le fonti di reddito ed occupazionali cittadine, dopo un trentennio di annunci, finte o parziali inaugurazioni, punti antenna, convegni, tanta carta stampata, fiumi di denaro, forse è il momento di iniziare i calcoli per il consuntivo. Ci saranno sorprese? L’unica cosa sicura è che molto di quel patrimonio ormai esiste solo sulle pagine patinate dei costosi volumi prodotti sull’argomento, vittima del menefreghismo, della speculazione edilizia e del pressappochismo. Nel decennale della fondazione del nostro centro studi diamo ufficialmente inizio alla rilevazione della triste contabilità, anche di quella economica. Speriamo che chi conosce fatti e misfatti di questa […]

Terni chiama Italia. Emergenza sicurezza, aspettiamo ancora?

Terni chiama Italia. Emergenza sicurezza, aspettiamo ancora?

(Antonio Muffari, 2015 ©) A seguito dell’ennesimo furto in casa, che a Terni, ha provocato la morte del proprietario, spesso si tratta di anziani, ed alle dichiarazioni del Procuratore capo Cesare Martellino che sprona la politica ad agire in merito, mi sorge spontanea una domanda “aspettiamo ancora ?”. Mentre il Parlamento se la mena sull’Italicum, che non interessa a nessuno e non pensa assolutamente ai problemi veri dei cittadini, la gente muore nelle case, nelle strade (ancora una volta è stata rimandata la proposta di legge dell’omicidio stradale) e la delinquenza, soprattutto straniera imperversa.

Consiglio di Stato su manifestazione di interesse culturale di un bene. Il caso della Telfer di Terni.

Consiglio di Stato su manifestazione di interesse culturale di un bene. Il caso della Telfer di Terni.

Il caso emblematico della passerella Telfer dell’ex elettrochimico di Papigno, che il Comune di Terni, proprietatrio dell’area, intende distruggere adducendo la pericolosità del manufatto, che pericoloso lo è probabilmente diventato per mancanza di manutenzione da parte del legittimo proprietario, oltre ad essere oggetto di un gradito giudizio di riesame da parte del nuovo Soprintendente regionale dell’Umbria, l’Architetto Gizzi, è per analogia l’argomento della sentenza del Consiglio di Stato n. 1779/2015 “Beni Culturali.Lo stato di parziale distruzione o di cattiva manutenzione o conservazione di un bene non osta alla dichiarazione d’interesse ex art. 10 d.lgs., n. 42 del 2004“. Di seguito riportiamo il testo integrale della sentenza.