Danilo Stentella (Pubblicato in http://www.lindro.it/privatizzazioni-poste-e-poi/) Le parole chiave della ennesima privatizzazione, quella di Poste Italiane, le ipotesi sottostanti, sono: raccolta di risorse finanziarie private finalizzate al rallentamento della crescita del debito pubblico e liberalizzazione del mercato. Appunto, rallentamento della crescita del debito, non riduzione dello stock, impresa impossibile con gli strumenti di politica economica al momento utilizzati dai governi italiani.
(Aldebrano Micheli, 2016) Il fatto risale agli anni che vanno dal 2002 al 2010, periodo durante il quale il Comune di Terni ha stipulato quindici contratti di finanza derivata, gravati da notevoli costi impliciti. Il Comune decise di ricorrere all’impiego di Interest Rate Swap al fine di ridurre il rischio connesso con la variabilità dei tassi di interesse applicati ai rapporti debitori esistenti.