Con il tempo cambiano gli slogan
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1860 “qui si fa l’Italia o si muore“ (Giuseppe Garibaldi)

2011 “federalismo o morte” (Umberto Bossi)

 

E’ il federalismo a preoccupare seriamente Silvio Berlusconi, perché è esso che deciderà le sorti della legislatura. Il terzo polo di Casini e Fini (Ndr. nome in realtà già utilizzato da un’altro gruppo politico costituitosi pochi anni fà) parte all’attacco chiedendo lo slittamento di sei mesi alla scadenza finale della riforma federale,posizione alla quale si è accodato anche il PD. Il leader della Lega Umberto Bossi ha rilanciato con  l’ultimatum “federalismo o morte“ che significa o passa il federalismo o elezioni. Solo sul rinvio di una settimana al decreto attuativo sul federalismo municipale è l’unica concessione offerta dal leader del Carroccio.
Nella bicamerale vista la possibilità di voti 15 a 15 è uno scoglio di non poco conto da superare per il governo. La bocciatura del fisco municipale da parte di Chiamparino in qualità di presidente dell’ANCI accentua la difficoltà della riforma. Bossi vuole le elezioni per non logorare ulteriormente il governo anche perché lo slittamento di sei mesi  disinnesca l’arma del voto primaverile tanto cara alla Lega. Sicuramente al premier l’ultimatum mette più paura della procura milanese, anche perché i tempi della giustizia italiana nota per le lungaggini è meno pericolosa dell’ordigno federalismo disinnescato da Bossi pronto a scoppiare prima della fine del mese.