Mandato Presidenziale: dal 23 giugno 1985 al 28 aprile 1992 quando si dimette
Elezione: al primo scrutinio con 752 voti su 977
Data di Nascita: 26 luglio 1928
Luogo di Nascita: Sassari
Professione: Politico – Costituzionalista
Partito politico: Democrazia Cristiana

Inizi della carriera politica
Alla fine degli anni cinquanta abbracciò la carriera politica, sempre nelle fila della DC, fu eletto deputato per la prima volta nel 1958, e poi, nel 1966,, 1968 e 1969 fu Sottosegretario alla Difesa, Ministro senza portafoglio nel 1974, Ministro dell’Interno nel 1976 e nel 1978, in questo stesso anno si dimise in seguito al rapimento e all’assassinio di Aldo Moro.
Appena un anno dopo, il 5 agosto 1979 fu nominato presidente del Consiglio dei Ministri di un governo di breve durata, dal 4 agosto 1979 al 3 aprile 1980 e dal 4 aprile 1980 al 17 ottobre 1980 Nel 1983 fu eletto Presidente del Senato.

Cossiga presidente
La presidenza Cossiga fu inizialmente assai rigorosa nell’osservanza delle forme dettate dalla Costituzione (materia di cui il presidente era peraltro docente), successivamente invece vi fu una crescente interazione con la politica quotidiana e con l’attività dei singoli politici e dei partiti, spesso fuori degli schemi tradizionali. La quantità e la qualità non sempre formale delle sue innumerevoli affermazioni (dette “esternazioni”), da lui stesso giustificate come “colpi di piccone” su magmatici immobilismi del sistema, gli valsero l’appellativo di “picconatore”, che fu dallo stesso presidente utilizzato a titolo di vanto quando il livello della polemica trascese ogni precedente.
Allargandosi lo scandalo delle tangenti (tangentopoli), ne fu coinvolta una larga rappresentanza dei politici italiani, mettendosi in serio dubbio la sopravvivenza del sistema democratico per come allora noto. Cossiga si dimise dalla presidenza della repubblica il 28 aprile 1992.


Attività recente
Tuttavia, dopo aver preso parte al primo governo di Massimo D’Alema e aver fatto da stampella per l’Ulivo quando è venuto a mancare l’appoggio di Rifondazione Comunista, l’UDR si sciolse. Con alle spalle appena un anno di vita.
Cossiga aderì, ma in maniera simbolica e lontano dall’attivismo di partito, all’UDEUR, la nuova formazione politica di Mastella, ma decise di fuoriuscirne definitivamente il 6 novembre 2003, quando abbandonò, al Senato, la componente UDEUR del gruppo misto, per iscriversi al gruppo “Per le Autonomie”.


Alcuni scritti
Il torto e il diritto : quasi un’autobiografia personale, Mondadori, 1993;
Sir Thomas More, santo e martire : patrono dei governanti e dei politici : raccolta documentale / a cura di Francesco Cossiga, Colombo, 2001;
Per carità di patria : dodici anni di storia e politica italiana, 1992-2003, Mondadori, 2003.