I protocolli per la cura dei tumori. La privatizzazione della sanità, delle sofferenze e delle spese.
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La cura dei tumori con metodi alternativi alla tossica chemioterapia non viene presa in debita considerazione nel nostro Paese. Il metodo Di Bella, ad esempio, è ormai un protocollo verificato nella sua efficacia, estremamente non dannoso per l’organismo umano, come invece risulta essere la terapia chemioterapica, e per giunta meno costoso degli altri approcci farmacologici. Ma il Servizio Sanitario Nazionale non si prende carico della spesa per questo tipo di terapia, se non con poche eccezioni locali, lasciando sulle spalle delle sventurate famiglie costi per svariate migliaia di euro al mese.

Nell’ambito di una campagna di opposizione alla progressiva e inarrestabile privatizzazione del SSN il nostro centro studi sta organizzando numerose iniziative, tra le ultime una richiesta al Ministro della Salute di non destinare più denaro pubblico alle strutture sanitarie private, una marcia dimostrativa da Torrita Tiberina alla sede del Ministero della Salute, mentre nei giorni scorsi il nostro Direttore ha pubblicato un articolo di riflessione sulle intenzioni della Giunta regionale umbra neoeletta di privatizzare ulteriormente la sanità regionale.

In questo contesto il nostro Heritage Supervisor, il Gen. Aldebrano Micheli, ha inoltrato alla USL Umbria 2 una richiesta di rimborso di spese sanitarie sostenute in alternativa a quelle dispensate dal SSN perché impossibili da praticare o inefficaci per il caso particolare di cui si tratta.

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