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… aveva la faccetta smunta perchè non faceva gnam gnam come quelli di oggi …”

Nell’ormai lontano 1982, ebbene sì lontano, in quanto collocato storicamente in quella che si suole definire “Prima Repubblica”, il cabarettista Giorgio Bracardi proponeva in tv il personaggio del Professor Marcellini, già noto agli ascoltatori della tramismissione radiofonica Alto Gradimento, come monarchico e conservatore. Nell’atmosfera surreale tipica dei personaggi bracardiani si coglie però un profetico appello a buon governo, alla difesa della res publica, ad un sano amor patrio, un invito a prendersi cura  dei cittadini. Con tutti i lori errori, bene o male, i politici italiani lo hanno fatto (tranne dolorose parentesi) rendendo l’Italia uno dei paesi più importanti al mondo. Almeno fino all’evento Tangentopoli, confezionata ad arte come la liberazione dal sistema partitocratico. Probabilmente solo oggi stiamo comprendendo che si tratta del secondo peggior ventennio della nostra storia recente ma è altrettanto evidente non ci neghiamo niente, passando dal fascismo allo sfascismo con semplicità disarmante, seppur a distanza di decenni. Auguriamoci solo che come allora ci sia una eguale rinascita spirituale, di democrazia e politica.

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