
Oltre agli studi di storia delle dottrine economiche ha dedicato studi e ricerche alla figura di Critoforo Colombo, lasciando importanti opere sull’argomento Dal 1931 al 1934 è presidente della FUCI, l’organizzazione degli universitari cattolici. Per le sue posizioni antifasciste, nel ’43 è posto al confino di polizia. Nell’estate di quell’anno, organizza a Genova la fusione tra i Cristiano Sociali e i superstiti del Partito Popolare.
E’ tra i fondatori del CLN di Genova, durante l’occupazione tedesca, e rappresenta le formazioni cattoliche nella resistenza. E’ inoltre uno dei tre dirigenti dell’insurrezione della città che costringe alla resa un intero corpo d’armata nazista, prima dell’arrivo degli alleati. Il racconto di quelle giornate dell’aprile del ’45 è contenuto nel suo libro “Breve storia dell’insurrezione di Genova“.
Alla fine della guerra è tra i fondatori della Democrazia Cristiana. Eletto alla Costituente nel 1946, da quel momento è sempre stato presente in Parlamento. Della DC Taviani è prima vice segretario, dal ’46 al ’48, e poi segretario nazionale, dal ’48 al ’50. Dal giugno del 1950 rappresenta l’Italia ai lavori per la stipula del Piano Schuman.
Arriva al governo nel luglio del 1951, come diretto collaboratore di Alcide De Gasperi, che lo nomina suo sottosegretario agli Esteri. Per cinque anni, dal ’53 al ’58, ha la responsabilità del dicastero della Difesa. E’ poi Ministro delle Finanze, dal ’59 al ’60, del Tesoro, dal ’60 al ’62, dell’Interno, dal ’62 al ’68, del Mezzogiorno, dal ’68 al ’72, del Bilancio, dal ’72 al ’73, e, infine, di nuovo dell’Interno, dal ’73 al ’74.





