Processo breve – l’opinione del Prof. Baldassarre
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Ma anche dagli ambienti di centro-destra le reazioni sono durissime. “Incosituzionale” e “imbarazzante”: così il presidente emerito della Consulta Antonio Baldassarre, considerato vicino al centro destra, giudica il ddl sul processo breve. E spiega, dicendosi “desolato innanzitutto come cittadino“, che il provvedimento viola il principio di uguaglianza soprattutto perchè si applica a “reati gravissimi, come quelli di corruzione e concussione” mentre tra quelli esclusi ce ne sono alcuni “lievi”. “Non è una cosa seria, visto che stiamo parlando di leggi e non di regali”.

“È difficile dubitare che il ddl non sia incostituzionale sotto il profilo della parità di trattamento dei cittadini davanti alla legge – dice Baldassarre- Il problema sta nell’esclusione di alcuni reati che sono lievi e nell’inclusione invece di reati gravissimi, come quelli contro la pubblica amministrazione. Parliamo di corruzione e concussione, cioè dei reati più offensivi sotto il profilo della legalità. È impensabile che questi siano dentro mentre restino fuori reati scarsamente offensivi”.

Ma non è questa la sola violazione del principio di uguaglianza; l’altro aspetto è aver limitato l’applicazione tra i processi pendenti, soltanto a quelli che sono in primo grado. “O si applica solo ai processi futuri o si deve applicare a tutti i processi in corso: diversamente mi pare incostituzionale dal punto di vista della parità di trattamento”.

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