Sulla fiducia al Governo Berlusconi
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Le opposizioni che fanno?

1 Sono divise tra loro per progetti e idee (anche se è difficile capire se veramente ne abbiano);

2 Sono unisone nel chiedere un governo di transizione per cambiare la legge elettorale (discorso sempre sentito,  questa legge elettorale è una barzelletta, ma la legge elettorale non va mai bene per chi perde le elezioni ).

Ma di un progetto di miglioramento, per divenire forze di governo non vi è traccia, solo politica urlata, con attacchi sempre più personali, sempre meno politici.

Dobbiamo sicuramente rimpiangere i politici della prima repubblica, di un tempo in cui anche avendo in parlamento contrasti e scontri duri ma leali, non si scendeva mai nel personale, anzi, si restava sempre nell’alveo del rispetto morale e dignitoso dell’avversario. Oggi molti politici si auto nominano leader, non perché lo siano davvero, riconosciuti dagli elettori. E se nel partito di appartenenza non viene loro riconosciuto questo status, nemmeno di una minima leadership, ne escono e formano un gruppo/ partito, anche di 2 o 3 parlamentari. Per quelli come noi che vengono da una vera scuola di partito, nel mio caso dalla scuola democristiana, vale ancora l’insegnamento secondo il quale leader si diventa dopo anni di duro lavoro, con passione e sacrificio, scelti dagli altri componenti del partito, come rappresentante del gruppo, ed in seguito ad una legittimazione personale nell’elettorato. Oggi si vuole diventare leader per autonomina, o per diritto divino. Forse i nostri politici potrebbero tornare con i piedi in terra ed iniziare a comprendere i problemi reali della moderna società, lavoro, scuola e ricerca, integrazione sociale, sanità, infrastrutture, servizi sociali, sicurezza, trasparenza, meritocrazia, meno politica parlata e urlata e più fatti!!

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