(Danilo Stentella[1]) E così, finalmente, il Presidente del Consiglio dei Ministri per una sorta di analogia ha revisionato una definizione che risaliva senza aggiornamenti nientemeno che a Giorgio Gaber, il quale ci avvertiva che la libertà non era stare sopra un albero, una agreste anacronistica immagine allegorica. Mario Draghi è andato oltre, tuttavia ricorrendo a un vecchio trucchetto che 1989 anni fa a Gerusalemme tolse dagli impicci l’ignavo Ponzio Pilato, allora Prefetto della Giudea. Il 6 aprile in una conferenza stampa ha sostanzialmente chiesto al popolo “Chi volete? La pace o il condizionatore acceso questa estate?”, di fatto definendo uno strampalato nesso tra il piacevole elettrodomestico e il concetto stesso […]
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La storia delle idee
La storia delle idee e la storia delle azioni corrono su binari paralleli che raramente si incontrano, restituire un'anima alla politica significa restituirle la forza delle idee, liberarla da quel preoccupante abbraccio con le lobbies economico finanziarie che, palesatosi dalla fine degli anni 80, ha portato in breve il sistema politico italiano alla tragica Caporetto di Tangentopoli, e alle disfatte odierne. Compito degli intellettuali è quello di individuare i nessi tra economia ed etica, di mediare tra il darwinismo sociale del laissez faire e il totalitarismo politico sociale dello stato, tenuto conto del fatto che comunque uno stato sano non sarà mai uno stato minimo. Una società non può esistere senza che vi si inserisca in qualche punto in freno della volontà e degli appetiti sfrenati. Occorre tornare alla guida delle idee, abbandonare i tecnicismi tattici della politica odierna, riappropriarsi della capacità progettuale che fu una delle risorse d'eccellenza della cosiddetta Prima Repubblica.