Il nostro centro studi ha avuto l’ardire di chiedere al Ministro della Salute di non destinare più denaro pubblico per pagare servizi sanitari privati, perché quegli enormi flussi di denaro possono essere destinati ad adeguare gli ospedali pubblici esistenti, invece di chiuderli, a eliminare le liste di attesa per gli esami e le visite specialistiche, per aumentare il numero dei medici specializzati e degli infermieri, l’assistenza domiciliare e tutto quanto possa servire a migliorare il Servizio Sanitario Nazionale.
(Simona Montesi, © 2019) In una sua opera Jean Paul Sartre fa a sostenere ad uno dei personaggi che, chi svolge una attività politica , non può fare a meno di sporcarsi le mani. Anche nell’esercizio della attività medica entra in gioco la morale. Quando questi due settori si incrociano, si sovrappongono, interagiscono, si ottiene una amplificazione della questione morale. Ma la morale della politica è quella sociale, mentre la morale in medicina è individuale. I doveri verso gli altri e quelli verso se stessi (N. Bobbio, 1986).
Si evidenzia un processo di progressivo ridimensionamento del servizio sanitario pubblico e la sua inspiegabile deriva verso la privatizzazione, fortemente ispirata a un modello nordamericano.
Due rappresentanti del Sindacato Medici Italiani e del Centro Studi “F. M. Malfatti” marceranno per manifestare dissenso per la possibile chiusura della guardia medica in orario notturno, quando in teoria il servizio è più prezioso, e per la progressiva privatizzazione della sanità pubblica. Ed è solo l’inizio …