Il caso emblematico della passerella Telfer dell’ex elettrochimico di Papigno, che il Comune di Terni, proprietatrio dell’area, intende distruggere adducendo la pericolosità del manufatto, che pericoloso lo è probabilmente diventato per mancanza di manutenzione da parte del legittimo proprietario, oltre ad essere oggetto di un gradito giudizio di riesame da parte del nuovo Soprintendente regionale dell’Umbria, l’Architetto Gizzi, è per analogia l’argomento della sentenza del Consiglio di Stato n. 1779/2015 “Beni Culturali.Lo stato di parziale distruzione o di cattiva manutenzione o conservazione di un bene non osta alla dichiarazione d’interesse ex art. 10 d.lgs., n. 42 del 2004“. Di seguito riportiamo il testo integrale della sentenza.
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La storia delle idee
La storia delle idee e la storia delle azioni corrono su binari paralleli che raramente si incontrano, restituire un'anima alla politica significa restituirle la forza delle idee, liberarla da quel preoccupante abbraccio con le lobbies economico finanziarie che, palesatosi dalla fine degli anni 80, ha portato in breve il sistema politico italiano alla tragica Caporetto di Tangentopoli, e alle disfatte odierne. Compito degli intellettuali è quello di individuare i nessi tra economia ed etica, di mediare tra il darwinismo sociale del laissez faire e il totalitarismo politico sociale dello stato, tenuto conto del fatto che comunque uno stato sano non sarà mai uno stato minimo. Una società non può esistere senza che vi si inserisca in qualche punto in freno della volontà e degli appetiti sfrenati. Occorre tornare alla guida delle idee, abbandonare i tecnicismi tattici della politica odierna, riappropriarsi della capacità progettuale che fu una delle risorse d'eccellenza della cosiddetta Prima Repubblica.