Umbria. Il buon governo … di bassa Lega?
Print Friendly, PDF & Email

(Danilo Stentella, 2019 ©)

La classe politica umbra uscente, forse logorata da un potere esercitato troppo a lungo, avendo tradito la stessa idea aristotelica di cittadino, “colui che può accedere alle attività di governo”, per il momento, pare, almeno con quella che sarebbe stata una gestione clientelare dei concorsi nella sanità, che di fatto avrebbe escluso i meritevoli a favore dei clientes, giustamente è stata ridimensionata a un ruolo di opposizione nel processo democratico delle elezioni regionali, per lasciare il posto al buon governo.

Ambrogio Lorenzetti lo immaginò, il buon governo, come uno stato in cui i cittadini vivono nell’ordine e nell’armonia, ma quella armonia sarà conquistata con le belle intenzioni della neopresidente Tesei?

Se il buongiorno si vede dal mattino ritengo che qualche dubbio razionale ce lo possiamo far venire.

In campagna elettorale la neopresidente avrebbe dichiarato che “in Umbria il privato nella sanità ha una percentuale, troppo bassa[1] … ma troppo bassa rispetto a quale parametro? Già qui mi chiedo dove sarà il buon governo. Se il servizio sanitario nazionale in qualche sua parte non funziona come dovrebbe l’amministratore della cosa pubblica, almeno quello bravo, quello capace, lo fa funzionare, o lo abbiamo eletto per spianare la strada alle polizze assicurative sanitarie private in stile USA? Tra l’altro questo è stato un lavoretto già avviato dal PD con un processo di timido ritorno alle mutue, che furono abolite proprio perché generavano disuguaglianze ed eccessivi costi per lo Stato, sostituite appunto dal Servizio Sanitario Nazionale, almeno teoricamente uguale per tutti i cittadini.

Poi, sempre a proposito del buongiorno e del buon governo, qualche perplessità mi viene a proposito delle ventilate dimissioni da consigliere regionale di quegli eletti che andranno a formare la Giunta Tesei, per far entrare in Consiglio regionale altrettanti primi dei non eletti (o trombati, secondo una definizione più popolare), con un aggravio stimato per le casse della Regione, le nostre tasche, di circa 3,5 milioni di euro per l’intero mandato.

E dove starebbe il buon governo?

Devo pensare che indipendentemente da chi eleggiamo dobbiamo aspettarci soltanto furbizie di bassa “lega” e qualche altro passo avanti verso la realizzazione del famigerato programma della Loggia massonica P2[2]?

[1] Cfr. Sergio Cardinali, Sanità: “Cura Lega? Privatizzazioni”, in UmbriaOn, 16/10/2019.

[2] Cfr., http://www.centrostudimalfatti.eu/loggia-p2-quanto-e-stato-realizzato-del-programma/

[gview file=”http://www.centrostudimalfatti.eu/wp-content/uploads/2019/11/Il-buon-Governo-in-Umbria-R.pdf”]