È tuttora “impossibile non dirsi cristiani“, come affermava nello scorso secolo il filosofo Benedetto Croce, oppure la società occidentale si è talmente secolarizzata da rendere inattuale tale idea? E il Vangelo ha ancora qualcosa da annunciare “sino agli estremi confini della terra”, o deve unicamente limitarsi a una sopravvivenza sempre più di nicchia? Da questi provocatori interrogativi prende avvio il serrato dialogo fra monsignor Vincenzo Paglia, vescovo a Terni e uno dei più lucidi pastori e teologi della Chiesa italiana, e il giornalista Saverio Gaeta, caporedattore a “Famiglia Cristiana” ed esperto di questioni religiose.
Essere Cattolici
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La storia delle idee
La storia delle idee e la storia delle azioni corrono su binari paralleli che raramente si incontrano, restituire un'anima alla politica significa restituirle la forza delle idee, liberarla da quel preoccupante abbraccio con le lobbies economico finanziarie che, palesatosi dalla fine degli anni 80, ha portato in breve il sistema politico italiano alla tragica Caporetto di Tangentopoli, e alle disfatte odierne. Compito degli intellettuali è quello di individuare i nessi tra economia ed etica, di mediare tra il darwinismo sociale del laissez faire e il totalitarismo politico sociale dello stato, tenuto conto del fatto che comunque uno stato sano non sarà mai uno stato minimo. Una società non può esistere senza che vi si inserisca in qualche punto in freno della volontà e degli appetiti sfrenati. Occorre tornare alla guida delle idee, abbandonare i tecnicismi tattici della politica odierna, riappropriarsi della capacità progettuale che fu una delle risorse d'eccellenza della cosiddetta Prima Repubblica.