L’accerchiamento dell’Europa è quasi completo. Stiamo forse cercando il nemico dalla parte sbagliata?

L’accerchiamento dell’Europa è quasi completo. Stiamo forse cercando il nemico dalla parte sbagliata?

(Danilo Stentella, 2022) La crisi ucraina ha chiaramente svelato quanto nello scacchiere internazionale l’Unione Europea sia irrilevante, costosissimo ectoplasma a suo tempo promosso dagli USA per fronteggiare il pericolo sovietico. Alla più importante occasione di giocare un ruolo geopolitico pro domo sua il carrozzone europeo ha archiviato ogni residuo di reputazione e credibilità, mentre USA in testa una cordata di concorrenti del gas russo mettono in scena, ancora una volta, una edizione personalizzata della famosa favola di Fedro, Lupus et agnus. La schermaglia della crisi ucraino/russa tuttavia pare rientrare in un più complesso e lento progetto di accerchiamento e neutralizzazione dell’Europa, forse nel lungo periodo il più pericoloso competitore mondiale […]

Convegno “Scenari geopolitici mediorientali. Venti di guerra?”

Convegno “Scenari geopolitici mediorientali. Venti di guerra?”

18 ottobre 2019, ore 17.00 Caffè letterario BCT – P.zza Della Repubblica 1 – Terni La guerra in Siria, la creazione dell’entità artificiale chiamata ISIS, l’occupazione da parte della Turchia di un territorio straniero, sono solo gli ultimi atti di una tattica economica che ha come unico fine gli interessi strategici, soprattutto petroliferi, di grandi multinazionali.

La parola ai vinti: Tangentopoli allo scanner tra problematiche interne e scenari internazionali – Master Enrico Mattei

I vinti sono i cittadini italiani, colpiti dalle conseguenze economiche di Tangentopoli. Ne parlano alcune voci fuori dal coro, a ricordare che nei rivolgimenti drammatici di quegli anni, segnati da abusi, morti oscure e attentati, non c’era solo l’innegabile corruzione esistente tra i politici di allora, ma anche altri temi meno citati e discussi, e cruciali per la storia della Repubblica:

Le privatizzazioni prossime venture. Il punto di vista della Nestlè.

Nel documentario del 2005, We Feed the World, l’allora amministratore delegato di Nestlé, la più grande azienda alimentare del mondo, Peter Brabeck, asseriva che non ci fosse nulla di cui preoccuparsi riguardo ai cibi OGM, che i profitti importino più di ogni altra cosa, che la gente dovrebbe lavorare di più e che gli esseri umani non abbiano diritto all’acqua. Ecco la vera missione portata a termine dai tempi del golpe di Tangentopoli, dal Governo Amato in poi, il saccheggio dei beni pubblici accumulati dagli Stati per l’utilità collettiva, talvolta mal gestiti, sicuramente estremamente appetibili dalle grandi multinazionali. [youtube width=”500″ height=”405″]http://youtu.be/UsBHKG9Q6w0[/youtube]