Deflettore a paratie concave ANCONA
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(Di Paolo Gulminelli)

L’idea del deflettore deflettoreaparatieconcave(2)0001 mi venne in mente nell’anno 2014, mentre mi capitava, passando con la macchina sulla Statale Adriatica tra Ancona e Torrette, in direzione Falconara, di notare che durante le significative mareggiate con onde che arrivavano a lambire la linea ferroviaria si poteva pensare a realizzare delle strutture che si muovessero in sintonia con la frequenza di arrivo dell’onda, in modo da opporvisi e contrapporsi in coerenza di fase.

Il primo scopo di questa struttura è sicuramente quello di contenere il moto ondoso ed evitare che questo provochi l’erosione delle nostre coste. In pratica si tratta di “apparecchiature nell’ambito delle buone pratiche di ingegneria ambientale con effetti di dual use”.

Il secondo scopo della struttura è quello di sfruttare tutta questa grande e potente energia cinetica in andata (AN) e ritorno (NA), da qui anche il nome ANCONA (andata CON il ritorno), e fare sì che questa cinetica venga trasformata in energia elettrica. Come? Nella scheda ufficiale del Deflettore a paratie concave Ancona, preparata dall’Ing. Federico Putortì di Rieti, è stato previsto il recupero di energia rinnovabile tramite motori elettrici a magneti permanenti. Qui possono essere sfruttati, ad esempio, dei motori elettrici a magneti permanenti, oppure altri dispositivi ad effetto magnetoelettrico. Il funzionamento di dispositivi di questo tipo non si discosta molto da quello delle lampade da campeggio che si caricano ad azione meccanica della dinamo incorporata. Lo stesso effetto cinetico può essere ottenuto ricorrendo ai più efficienti leverismi che possono, oltre ai magneti permanenti, sfruttare la rotazione di un asse per alimentare una turbina ad esso collegata.