L’amore al tempo della crisi. Ovvero le occasioni sprecate da una Camera di Commercio
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New York è una grande vetrina non solo per il mercato statunitense, e dimenticare deliberatamente una Provincia, piccola o grande che essa sia, da parte del sistema camerale è un macroscopico errore che costa caro ai produttori, ma che paga tutta la collettività in quanto dimostra che la “baracca” non riesce a fare sistema, con tutto ciò che ne consegue in fatto di immagine della Regione e di costi al settore agroalimentare ed alla società tutta. Personalmente, come produttore di vino, ritengo banali e addirittura meschine le scuse addotte dagli addetti ai lavori, come ritengo lacunosa la considerazione che siano state dimenticate le sole aziende vinicole dell’orvietano, poiché nel resto della Provincia ci sono aziende ed imprenditori che dedicano al vino risorse, impegno e passione, al pari di altri, e che non devono essere considerati operatori di serie B, infatti, a parte una grande azienda che deliberatamente è stata condotta alla negazione di se stessa, vi sono molteplici aziende che dando il meglio di sé stanno conferendo lustro al territorio e all’intera Provincia. Da ultimo vorrei chiedere ai dirigenti della CCIAA se il tributo annuale che ogni azienda agricola paga puntualmente, e sono tanti, ma tanti soldi, serve per avere qualche servizio o solo per garantire servizi e prebende agli altri? E chi impropriamente dice di rappresentare l’agricoltura nella Giunta camerale, di fronte a queste situazioni cosa aspetta a darsi………… all’ippica?