Pietro Ingrao
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Pietro Ingrao nacque a Lenola (Latina) il 30 marzo 1915. A diciannove anni partecipò con una poesia ai Littoriali della cultura e dell’arte, manifestazione di regime che prevedeva gare multidisciplinari dedicate alla celebrazione dei fasti del Partito Nazionale Fascista. La poesia del giovane Pietro, “Coro per la nascita di una città (Littoria)”, ottenne il terzo posto. La sua attivitα antifascista ebbe inizio nel 1939 tra gli studenti dell’università di Roma, dove si laureò in Giurisprudenza e in Lettere e Filosofia, in seguito divenne giornalista. Nel 1940 entrò a far parte del Partito Comunista e partecipò attivamente alla resistenza partigiana. Al termine della seconda guerra mondiale Ingrao fu uno degli indiscussi punti di riferimento dell’area del partito schierata su posizioni marxiste-leniniste. Rappresentante dell’ala di sinistra del partito della sinistra, sul piano politico Ingrao ebbe sovente profondi scontri politici con Giorgio Amendola, che all’interno del Pci rappresentava la fazione opposta. Durante la sua lunga carriera è stato direttore del quotidiano L’Unità dal 1947 al 1957 e deputato della Repubblica dal 1948 e al 1994. Entrato a far parte della direzione e della segreteria nazionale del partito in occasione del VIII congresso del Pci, del 1956, Ingrao arrivò a ricoprire l’alto ruolo istituzionale di Presidente della Camera dei Deputati dal 1976 al 1979, succedendo a Sandro Pertini, essendo il primo rappresentante comunista a ricoprire tale carica. Dopo il XIV congresso del PCI del 1975 fu nominato presidente del Centro Iniziative e Studi per la Riforma dello Stato del Pci. Negli anni ’90, pur opponendosi alla sua nascita, contribuì alla fondazione del Partito Democratico della Sinistra, dal quale poco tempo dopo si staccò. Dopo le elezioni europee del 2004 aderì al Partito della Rifondazione Comunista, di Fausto Bertinotti.
La produzione letteraria di Pietro Ingrao comprende poesie e saggi politici; tra le sua opere più importanti:
“L’alta febbre del fare” (1977);
“Masse e potere” (1977);
“Crisi e terza via. Intervista di Romano Ledda” (1978);
“Parlamento, regioni, Mezzogiorno” (1982);
“Il dubbio dei vincitori” (1986);
“Interventi sul campo” (1990);
“Appuntamenti di fine secolo”, (1995) con la collaborazione di Rossana Rossanda;
“Variazioni serali” (2000);
“Conversazione su Il dubbio dei vincitori”” (2002);
“Non ci sto! Appunti per un mondo migliore” (2003);
“La guerra sospesa. I nuovi connubi tra politica e armi” (2003);
“Una lettera di Pietro Ingrao. Con una risposta di Goffredo Bettini” (2005);
“Volevo la luna” (2006);
“Mi sono molto divertito. Scritti sul cinema (1936-2003)” (2006);
“La pratica del dubbio. Dialogo con Claudio Carnieri” (2007).