Trovare il lavoro agli altri e perdere il proprio
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Il paradosso per 14 persone impiegate presso il CPI della ns provincia è quello di adoperarsi al fine di trovare lavoro agli altri,ma ritrovarsi essi stessi disoccupati.
Gli addetti del centro per l’impiego di recente hanno ricevuto lodi dal ministro Brunetta della Funzione Pubblica per la loro professionalità e alti risultati ottenuti al servizio di chi cerca un  lavoro, anche la Provincia loro datore di lavoro li loda,ma visto che sono occupati a tempo  determinato alla fine dell’anno rimangono senza posto.
Tali figure seppur qualificate e scrupolose sono state prima inquadrate come Co.Co.Co poi a  tempo determinato ( 30 mesi ),cosa più grave è che a tale precarietà delle persone l’amministrazione non ha mai messo mano ne pensato una soluzione, quando bastava lo scorso  aprile come da un articolo della finanziaria atto alla stabilizzazione,  tutto andava inserito nel piano triennale sul personale, ma nei documenti della giunta provinciale non esiste traccia.
Come può essere lo stato d’animo di un lavoratore che aiuta gli altri nella ricerca di un posto, con la sua operosità fa beneficiare  di milioni di Euro dell’Unione Europea, ma egli stesso è un precario per cui non conosce il suo futuro lavorativo?

L’amministrazione si vanta dei risultati del CPI, però con assoluta miopia non pensa a tutte quelle persone che si adoperano per un’ottima funzionalità del servizio stesso.
Fatto ancor più grave che questo ente,composto da una maggioranza  di centro sinistra i cui partiti hanno fatto di slogan contro il precariato i loro pezzi forti per la ricerca dei consensi, ha molti precari tra i dipendenti e disponendo di leggi per la loro stabilizzazione non lo fa.
Ora che siamo prossimi alle elezioni è un’ ulteriore problema che la nuova giunta avrà l’onere di risolvere, in quanto sarebbe una sciocchezza perdere  i veri motori propulsori di un sistema che produce  risultati invidiatoci da altri !!
Terni 6/02/09

(Pubblicato in: Il Giornale dell’Umbria del 07/02/2009)