Una “Crociata” etica
Print Friendly, PDF & Email

”Accanto alla rilevata separazione tra sfera privata e pubblica e tra i rispettivi parametri etici – ha spiegato il Segretario generale della Cei – si assiste oggi a un fenomeno opposto, quello di una crescente porosità tra queste due sfere. Sempre più il privato diventa pubblico, come risulta evidente nel caso delle intercettazioni telefoniche e della loro diffusione, negli scandali legati alla sfera affettiva e intima, nella comunicazione dei propri sentimenti su mezzi di comunicazione di massa, nella condivisione di video che riportano la propria vita privata’‘. ”Al tempo stesso – ha aggiunto – il pubblico entra nel privato, con sondaggi che interpellano i singoli su questioni di rilevanza pubblica, e attraverso la rilevazione e la diffusione delle opinioni su radio, televisione e social network”. ”Questa mescolanza di privato e pubblico – ha quindi rilevato Crociata – può portare nella direzione di un’accresciuta presa di coscienza del peso non meramente individuale delle proprie scelte”. Mons. Crociata ha quindi messo in luce il ruolo dei media: ”Proprio i media moderni, capaci di trasformare le abitudini delle persone e le persone stesse, spalancano le porte a un’epoca nuova per l’umanita’ e a una ridefinizione di privato e pubblico. Di questa novita’ che ci sta davanti, di cui comprendiamo solo in parte la portata, e’ doveroso percepire le opportunita’ positive, oltre a denunciarne gli squilibri”.