William Sharpe
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Diventato ormai un docente di enorme prestigio e merito, è richiesto dagli atenei di tutto il mondo. Ma l’interdisciplinarietà rimane il suo chiodo fisso, convinto com’è che l’economia e la finanza siano aspetti che coinvolgono tutto il nostro vivere, soprattutto in una società complessa come la nostra. Per seguire questo suo obiettivo, partecipa alla creazione di una Scuola di Scienze sociali di impostazione interdisciplinare e quantitativa situata nella sede di Irvine della University of California. Da tenere presente che sono gli anni del ’68 e della contestazione studentesca, con tutti gli ideali di rottura di schemi prefissati che essi si portano dietro. Poco dopo, comunque, Sharpe accetta l’invito di lavorare presso la Graduate School of Business dell’Università di Stanford, incarico che da allora non ha più abbandonato. Parallelamente lavora anche come consulente, prima per Merrill Lynch, Pierce, Fenner and Smith e quindi per Wells Fargo Investment Advisors, per favorire l’applicazione pratica di alcune delle idee della teoria finanziaria.

 


In effetti, Sharpe è stato il fautore di alcune concezioni innovative nel settore della finanza applicata, concezioni che guardavano molto in avanti rispetto all’evoluzione sociale che ci attende e che all’epoca degli studi di Sharpe erano solo in embrione. Lo studioso americano, infatti, è stato fra gli ideatori del Capital Asset Pricing Model, la spina dorsale della moderna teoria dei prezzi per i mercati finanziari, e ha sviluppato l’indice di Sharpe per l’analisi del rendimento dei portafogli, oltre a un’analisi fondata sui rendimenti per la valutazione dello stile di investimento e dei risultati dei fondi di investimento.
Queste soluzioni sono basate sulla considerazione che l’attuale transizione demografica richiede una maggiore ripartizione del rischio fra le generazioni, e che di conseguenza i piani pensionistici individuali sembrano offrire migliori possibilità al riguardo. La soluzione più diffusa al problema è un nuovo modello in cui ciascun lavoratore è tenuto a risparmiare una parte del proprio reddito, investendo tale ammontare nel sistema economico attraverso fondi di investimento o altri prodotti finanziari.


Posto questo, si avverte di conseguenza il bisogno di procedure che aiutino gli individui a compiere le proprie scelte di risparmio e investimento a costi contenuti e conseguendo risultati adeguati, procedure e strumenti che Sharpe ha aiutato a sviluppare, anche in previsione di uno sviluppo sempre più allargato degli strumenti informatici e tecnologici che dovrebbero agevolare tali operazioni.
Nel 1986, Sharpe ha fondato a tal proposito anche una sua società di consulenza, la Sharpe-Russell Research, oggi William F. Sharpe Associates, per la ricerca e lo sviluppo di procedure che aiutino enti quali i fondi pensione e le fondazioni a selezionare l’allocazione delle attività più adatte a loro. Attualmente, è inoltre presidente della “Financial Engines, Inc.”, una società che fornisce consulenze online ai singoli individui che investono per garantirsi una pensione. Nel 1986 l’economista convola a nozze con una donna conosciuta tempo prima


Nel 1990 ha ricevuto invece il Premio Nobel per l’Economia, con Harry Markowitz e Merton Miller, “per i loro studi pionieristici nella teoria dell’economia finanziaria“. Fra i numerosi altri incarichi, è stato presidente dell’American Finance Association e ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti, fra i quali una laurea honoris causa in Studi Umanistici dalla De Paul University e la Ucla Medal, il più alto tributo della University of California a Los Angeles.