Beati gli ultimi, ma non a Terni. Quando nemmeno la sinistra si occupa delle categorie svantaggiate.
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gli ultimi saranno i primi

(Da un comunicato stampa di Emanuele Pettorossi)

… ancora una volta la Giunta del Comune di Terni si trova a compiere fatiche erculee per evitare di far saltare la maggioranza, mi riferisco alla redazione e approvazione del bilancio, per il quale tra valori di presumibile realizzo per la vendita di immobili di difficile o impossibile vendita e tagli fatti con fantasia, gira che ti rigira i fantasiosi redattori se la sono presa anche con le già miserrime retribuzioni dei cosiddetti volontari, per la maggior parte anziani con difficoltà economiche serie, ai quali è stata tagliata la retribuzione attraverso la riduzione del numero di ore di servizio da prestare. se la sono presa anche con gli ultimi, persone per la quali anche la semplice perdita di cento euro al mese rappresenta una tragedia. E quindi mi chiedo, il Comune non poteva fare qualche taglio su servizi che non solo non sono caratteristici della pubblica amministrazione, ma son addirittura superflui? Non sono forse più importanti i servizi alle persone e alle famiglie? In tempi di vacche magre non si tagliano forse prima le spese superflue? Non ci si occupa prima di tutto dei più deboli, dei disagiati e dei poveri? Nel nostro caso non è così, agli ultimi il Comune toglie anche quella parvenza di dignità che aveva loro assegnato, quel piccolo ristoro economico che rappresenta una goccia nel mare delle spese discutibili di questo ente.

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