Il G20 di Saint Andrews – Un Tremonti sempre più economista
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ST ANDREWS, Scozia (Reuters) – Premettendo di non intendere parlare di tasse né tanto meno della situazione attuale italiana, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti spiega che molti colleghi del G20 ritengono in questa fase già un successo riuscire a non aumentare il carico fiscale.

Da molti ministri è stato detto che questo è un periodo in cui è più facile aumentare che ridurre le tasse… Io riferisco: diciamo che già riuscire a non aumentarle è un gol” aggiunge parlando alla stampa al termine del G20 finanziario. Quanto poi a contenuti ed esito dell’incontro scozzese di ieri e oggi, precisando di non esserne affatto “deluso” il titolare di Via XX Settembre definisce quelli di St Andrews principalmente come “preparatori degli incontri dell’anno prossimo“.

Come peraltro previsto, si è trattato secondo Tremonti di una sorta di “seminario”. “E’ molto meglio vivere in tempi normali, in cui non c’è emergenza“, conclude.

G20: Brown evoca tassa su transazioni,gelo da Usa e Fmi (SDA-ATS)

ST. ANDREWS (SCOZIA) – La riunione del G20 finanziario di St. Andrews, in Scozia, che doveva superare le divisioni per iniziare a individuare una exit strategy collettiva dalla crisi, si conclude invece con un nuovo attrito: il premier Gordon Brown aveva in mattinata evocato la possibilità di una tassa sulle transazioni finanziarie internazionali, ma nel pomeriggio è arrivata la bocciatura del Segretario al Tesoro Usa Timothy Geithner, nonché il giudizio del direttore del Fondo Monetario Internazionale Dominique Strauss Khan, che la giudica impraticabile.

Ci sono proposte per una tassa assicurativa che rifletta i rischi di sistema o una tassa per le transazione finanziarie globali“, aveva detto il premier britannico aprendo stamane i lavori del G20 finanziario in un grande albergo sul mare circondato da campi da golf, sottolineando però che su questi punti “la Gran Bretagna non si muoverà” senza una convergenza degli altri paesi. Nel suo intervento, il primo ministro aveva enfatizzato la responsabilità sociale del settore finanziario: “Credo che sia necessario discutere un miglior contratto sociale ed economico che rifletta la responsabilità delle istituzioni finanziarie verso la società“.
Per il premier, è essenziale la riforma condivisa del sistema finanziario e bancario globale: “I mercati finanziari globali devono avere maggiore allineamento con i valori della maggioranza delle persone: duro lavoro, responsabilità, integrità e giustizia… non può essere accettabile che i benefici del successo di questo settore siano raccolti da pochi ma i costi del fallimento siano sopportati da tutti noi“.

Non sono pronto a sostenere questa proposta“, ha detto però chiaramente il ministro Usa, interpellato al margine del vertice finanziario in Scozia. Anche Strauss-Khan, ha giudicato irrealizzabile la proposta: “Non credo che ci sarà una tassa sulle transazioni perché le transazioni sono molto difficili da misurare, così è molto facile evitarla“. L’Fmi, ha detto, sta valutando l’idea di una tassa sulle banche, che sia proporzionale ai rischi che corrono. A St . Andrews, in ogni caso, la tassa sulle transazioni non ha fatto parte dell’agenda dei lavori.

 

 

Il governatore di Bankitalia in Scozia: la situazione migliora gradualmente. Aiuti alle banche: cautela nel ritirarli. E poi: presto un rapporto sui bonus (Da: La Stampa del 7/11/2009)

 

ST.ANDREWS (SCOZIA)
Per il governatore della Banca d’Italia e presidente del Financial Stability Board, Mario Draghi, «i mercati si stanno riprendendo» in linea con la graduale ripresa economica, ma occorre essere «attenti e vigilanti». Lo ha dichiarato nel corso della conferenza stampa, nella veste di presidente dell’Fsb, al termine del vertice dei ministri economici e dei banchieri centrali del G20. «I mercati si stanno riprendendo, perché la situazione economica sta migliorando gradualmente, in fretta in alcuni parti del mondo, più lentamente in altre parti del mondo. Dobbiamo essere attenti e vigilanti», ha spiegato.
Il governatore della Banca d’Italia ha poi parlato del settore bancario sottolineando che quest’ultimo non è adatto alle sorprese per cui occorre usare cautela nel ritirare gli aiuti concessi durante la crisi: «Ci sono due tipi di banche, ossia quelle che possono ormai camminare sulle proprie gambe e altre che dipendono ancora dall’assistenza pubblica. Preoccupa che in alcuni casi possa continuare ad esistere un modello di business insostenibile. Tuttavia ogni iniziativa deve essere valutata per l’effetto che ha sulla fiducia nei mercati. In altre parole questo non è un settore adatto alle sorprese».
Per finire Draghi ha annunciato che il Financial Stability Board presenterà entro marzo un rapporto sul modo in cui sono state recepite le nuove regole per le retribuzioni dei manager: «I principi che regolano queste nuove strutture di retribuzione sono stati approvati dal summit di Pittsburgh. Da allori alcuni paesi come l’Italia, la Gran Bretagna e la Francia hanno già inziato a riflettere e a mettere in pratica questi principi». «L’Fsb farà tra ora e marzo una rassegna di come effettivamente sono state attuate queste misure nei vari paesi per assicurarsi che ci sia un’attuazione coerente tra i vari paesi», ha osservato Draghi. E a chi gli chiedeva se sui bonus non si siano registrati degli eccessi in passato, il presidente dell’Fsb ha osservato: «Certamente, ma non è solo una questione di esagerare il livello di questi bonus, ma anche il fatto che queste retribuzioni erano fuori linea rispetto ai rischi che la banca assumeva».