PROVINCIA DI TERNI, GRANDE QUERELLE.
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Detto questo, a me pare che l’analisi storico-economica fatta dall’amico Terenzio Malvetani nell’intervista del 16 u. s. rilasciata al Giornale dell’Umbria, sia estremamente attenta ed addirittura stimolante, rispetto al da farsi in un tempo come l’attuale.

Indubbiamente la rinnovata proposta di avviare un processo di aggregazione territoriale con il Lazio e con la città metropolitana per eccellenza, ROMA CAPITALE, ha il suo fascino e nel contempo rompe un equilibrio all’interno della nostra amata UMBRIA; equilibrio che in questi 42 anni di vita della Regione, però, è sempre più diventato…….. squilibrio, soprattutto, al di la dei campanilismi, nei rapporti istituzionali, politici ed economici.

D’altronde sia con il tentativo di costituzione della cosiddetta “bicameralina”, che costituimmo all’indomani della costituzione della bicamerale presieduta dall’On. Dalema, sia con la proposta di riforma della sanità regionale che presentammo a fine ’95, che secondo il nostro disegno di forze di opposizione in Consiglio Regionale, prevedeva due A S L, volevamo, con la divisione del territorio regionale in dimensione paritaria, avviare la ristrutturazione dimensionale delle due Provincie; ciò non fu possibile, si produssero quattro A S L, (oggi, finalmente si andrà a due, ma con un disegno di ulteriore squilibrio territoriale). In questi, grosso modo 15 anni quante risorse sono andate malamente perse? Quante occasioni si sono perdute? Ai nostalgici del passato diciamo che è inutile piangere sul latte versato, costruire il futuro spetta ai coraggiosi, per cui, coraggio amici, il sasso lanciato da Terenzio Malvetani aspetta di essere raccolto per essere lanciato oltre………………!!!