Di Maria Teresa Scozza Il famoso archeologo tedesco Theodor Mommsen richiamandosi agli Umbri affermò: “La memoria di questo popolo giunge a noi come il suono delle campane di una città sprofondata nel mare”, probabilmente avendo notato che gli Umbri, pur essendo l’etnia più antica d’Italia, tuttavia non hanno storia. Nei libri dopo poche pagine e qualche volta poche righe, essi non vengono più menzionati e si parla di loro come Aborigeni, Indigeni, Villanoviani, Italici… mentre i Latini restano Latini, i Sabini Sabini, i Piceni Piceni, ecc. Elia Rossi Passavanti (Interamna Nahars, Storia di Terni dalle origini al Medioevo, Roma, 1932, pp. 24-29), cita numerose testimonianze di scrittori greci e latini […]
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La storia delle idee
La storia delle idee e la storia delle azioni corrono su binari paralleli che raramente si incontrano, restituire un'anima alla politica significa restituirle la forza delle idee, liberarla da quel preoccupante abbraccio con le lobbies economico finanziarie che, palesatosi dalla fine degli anni 80, ha portato in breve il sistema politico italiano alla tragica Caporetto di Tangentopoli, e alle disfatte odierne. Compito degli intellettuali è quello di individuare i nessi tra economia ed etica, di mediare tra il darwinismo sociale del laissez faire e il totalitarismo politico sociale dello stato, tenuto conto del fatto che comunque uno stato sano non sarà mai uno stato minimo. Una società non può esistere senza che vi si inserisca in qualche punto in freno della volontà e degli appetiti sfrenati. Occorre tornare alla guida delle idee, abbandonare i tecnicismi tattici della politica odierna, riappropriarsi della capacità progettuale che fu una delle risorse d'eccellenza della cosiddetta Prima Repubblica.