Terni insufficiente gestione del verde pubblico
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Terni – una città preda delle motoseghe

Il Comune di Terni ha deciso di abbattere altri 40 alberi in via Vico, dopo quelli tagliati recentemente in via Lungonera e quelli di anni indietro in via Guglielmi, per la costruzione del  parcheggio, oltre a tutti quelli abbattuti per far posto a nuove costruzioni.
La giustificazione per il taglio è quella della incolumità pubblica, problema causato dalle passate cattive manutenzioni del verde pubblico. Ora a costo di altissime spese per la messa in sicurezza, la soluzione più facile è stata individuata nell’abbattimento.
La nostra città, nota per i problemi della qualità dell’aria causata da smog, polveri sottili ed emissioni industriali fuori controllo, perde anche l’azione, seppure marginale, di alberi decennali. Questa decisione non influirà positivamente sulla qualità dell’aria.
Il problema di fondo è che il Comune decide facilmente e velocemente l’abbattimento di piante, ma non destina, in modo omogeneo, aree per spazi verdi con relativa realizzazione di giardini e parchi ove i bambini possano giocare in un luogo salutare, anzi negli anni le variazioni al piano regolatore hanno portato alla costruzione di immobili in aree preventivamente destinate al verde, esempio eclatante è l’area della ex SIRI, oggetto di speculazione edilizia intensiva. In considerazione che Terni nella classifica per l’incidenza sui cittadini dei tumori ai polmoni è al terzo posto nazionale sarebbe opportuno realizzare zone verdi equamente distribuite su tutto il territorio.
L’espansione della città ha portato l’allontanamento dal centro e dalle zone che fino a pochi anni fa erano considerate periferia del verde e  della campagna. E’ ora importante la realizzazione di un progetto per la cura e manutenzione degli alberi sani in modo tale da non dover procedere in un futuro prossimo al taglio d’emergenza di altre piante.
Le piante tagliate, di età decennale dovrebbero essere rimpiazzate da 4 o 5 alberi da attecchimento, altrimenti la pur minima azine filtrante dei vegetali d’alto fusto sarà drasticamente ridotta.
Peccato, inoltre, che in una città pianeggiante e fortemente accessibile come la nostra nessuno si sia mai occupato di predisporre un serio piano di mobilità alternativa, mentre ci si continua a preoccupare di realizzare quanti più possibili parcheggi interrati nel centro cittadino, per raggiungere i quali si peggiora, necessariamente, la situazione della congestione da traffico veicolare in quell’area.