Paolo Cirino Pomicino
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Paolo Cirino Pomicino (Napoli, 3 settembre 1939) è uno degli uomini politici della cosidetta Prima Repubblica. Laureato in medicina e chirurgia, specialista in malattie nervose e mentali, è stato un esponente della Democrazia Cristiana, componente della Direzione e del Consiglio Nazionale. È stato consigliere e assessore del Comune di Napoli, deputato alla Camera (dal 1976 al 1994), ministro della Funzione Pubblica (1988-1989), ministro del Bilancio (1989-1992).
In occasione delle elezioni europee del 2004 ha aderito al partito politico di Clemente Mastella candidandosi con l’UDEUR e risultando eletto nella circoscrizione sud, dopo rinuncia dello stesso Mastella, che preferisce dedicarsi alla politica italiana.

 

È l’unico seggio conquistato dall’UDEUR. Pomicino riceve 41 mila voti. Un anno più tardi, però, decide di abbandonare il partito e di aderire al progetto politico della Nuova DC, nata nel giugno 2005 su iniziativa di Gianfranco Rotondi.
Attualmente rimane deputato del Parlamento europeo, iscritto al gruppo del Partito Popolare Europeo. È membro della Commissione per i Problemi Economici e Monetari, della Commissione Temporanea sulle Sfide e i Mezzi Finanziari dell’Unione allargata nel periodo 2007-2013, della Delegazione alle Commissioni di Cooperazione Parlamentare UE-Kazakistan, UE-Kirghizistan e UE-Uzbekistan e per le relazioni con il Tagikistan, il Turkmenistan e la Mongolia, della Delegazione per le Relazioni con i Paesi del Maghreb e l’Unione del Maghreb arabo (compresa la Libia) e Presidente del
Comitato Tecnico Scientifico per il Controllo Strategico nelle Amministrazioni dello Stato, un organismo di Palazzo Chigi.

Ha sapientemente e violentemente descritto il cambiamento, o meglio lo svilimento e l’asservimento, della politica italiana dopo tangentopoli in tre libri:

  • Strettamente confidenziale;
  • Dietro el quinte;
  • La politica nel cuore.