Tagli ai costi della politica: quando ?
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Il ministro Tremonti annuncia tagli agli appannaggi dei politici, progetto lodevole e condivisibile dalla cittadinanza, ma quando diventerà realtà questo progetto? Certamente l’iter parlamentare sarà lungo e ostacolato dall’opposizione trasversale di chi non vuol perdere tali benefici. Il nostro paese è quello con una spesa per la politica più alto d’Europa, dove insieme al governo nazionale abbiamo, consigli di vario tipo: regionali, provinciali, che dovevano essere destituiti con la nascita delle regioni, comunali, alcuni anche micro, ma che per questioni campanilistiche e di poltrone è impossibile accorpare tra loro, infine circoscrizionali. Inoltre vi è una marea di enti di secondo e terzo livello con consigli di amministrazione formati da politici o pseudo tecnici, ma che visti i bilanci non sembrano proprio tali. E’ ora di riprendere a occuparci di politica vera proponendo nuove idee e programmando un futuro migliore per il nostro paese mandando a casa tutti i falsi professionisti del settore, i quali vivono con agiato tenore sulle spalle di noi cittadini. La gestione politica deve essere fatta da persone serie, competenti e soprattutto appassionate. Credo che difficilmente riusciremo a vedere un paese con meno sprechi e riduzioni degli appannaggi e varie agevolazioni concesse alla classe politica dirigente. Però oggi, in un momento di dura crisi economica, una popolazione che con difficoltà riesce ad arrivare a fine mese, non accetta più questa modalità di gestione delle finanze pubbliche.