Sono rimasto molto colpito da una frase di Diego Della Valle che ha detto di voler restituire all’Italia, con i suoi 25 milioni di euro al Colosseo, un pezzettino di quanto l’Italia ha dato al suo gruppo. Mi sono chiesto se non sia possibile copiare questo modo di pensare anche a Terni, per il teatro Verdi ad esempio. Non sono pochi, nella nostra provincia, gli imprenditori, anche importanti e di fama nazionale, che riescono ad avere una continuità operativa anche grazie ad appalti pubblici che gli vengono concessi dalla PA. Possibile non ci sia un modo per trovare una forma di collaborazione ovvero di sponsorizzazione che consenta di avere subito […]
L’edificio progettato dall’architetto Luigi Poletti (1792-1869), costruito dal 1840 al 1848, fu inaugurato l’anno successivo. Sabato 28 aprile 1888 al Teatro Comunale, illuminato dall’energia elettrica prodotta dalla Società Industriale della Valnerina dell’ingegner Cassian Bon, che era da poco subentrata alla Segheria Bizzoni come gestore della luce pubblica, fu rappresentata l’opera di Giuseppe Verdi, Aida. Un evento di grande prestigio per la nostra città, che poteva tenere testa da questo punto di vista alla Scala di Milano, dove veniva utilizzato il noto sistema Edison. Nella Guida di Terni da Lanzi e Alterocca nel 1899 si legge che “L’edificio, immaginato quando la città non contava che 10 mila abitanti, è reso ormai […]
Il giorno dopo della comunicazione ufficiale del sondaggio che mette al novantesimo posto il gradimento degli elettori ternani rispetto al loro presidente della provincia e leggendo sui giornali notizie come questa http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo500330.shtml in cui con ben altro orgoglio e spirito di inziativa, i cittadini Bellunesi esprimono la loro volontà di cambiare regione, stanchi di essere considerati gli ultimi del Veneto, … Verrebbe da porsi il problema, se il futuro della provincia di Terni non possa essere più vicino a Roma che a Perugia? Questo perchè il sopracitato risultato negativo non sarebbe, secondo me, da addebitarsi solo alla poco incisiva azione politica del presidente della provincia e della sua giunta, ma […]
Dal PCI al PDL … {qtube vid:=3b2_LjCVBIo w:=480 h:=390}
(articolo pubblicato per la prima volta nel 1997 su Modem & Taboo) L’antropologia greca privilegia un approccio al corporeo di tipo diadico; al corpo quale principio della materialità e localizzazione degli istinti irrazionali si contrappone l’anima quale sede dell’intelligenza. L’elemento fisico (soma), scrive Platone nel Cratilo, non é altro che il sepolcro ed il segno (sema) dell’anima. Il distacco di quest’ultima dai limiti del corpo è compito peculiare del filosofo: “se pur qualche momento di quiete ci venga dal corpo e noi cerchiamo di rivolgerci a qualche meditazione, ecco che, d’un tratto, in mezzo alle nostre ricerche e dovunque, quello viene ancora a tagliarci la strada, e ci rintrona […]