UNIVERSITÀ E SCUOLE NELL’ERA DELL’EUROPA DI MAASTRICHT E DELLA GLOBALIZZAZIONE FINANZIARIA – Video (Estratto)

[youtube]http://youtu.be/DAk3azk1-FY[/youtube] Convegno “Università e scuola nell’era dell’Europa di Maastricht e della globalizzazione finanziaria“, Università di Teramo, Facoltà di Scienze Politiche, Master Enrico Mattei, 11, aprile 2014. Estratto, interventi di Claudio Moffa (Università di Teramo), Danilo Stentella (Centro Studi Malfatti), Antonio Maria Rinaldi (Università di Chieti Pescara), Nino Galloni (Economista che non ha bisogno di etichette).

Franco Maria Malfatti e la Terni Rieti

Il 19 gennaio di quell’anno (1970), l’onorevole sabino Franco Maria Malfatti, allora ministro delle partecipazioni statali, conseguì un risultato, uno dei tantissimi, di quelli che i giornali definiscono sensazionali. L’ufficio stampa del ministro annunciò che dopo tutto il lavoro svolto, a vari livelli e cioè con l’impegno e la collaborazione dell’onorevole Filippo Micheli, ternano, e dei membri dei Consigli regionali della programmazione di Lazio ed Umbria, il progetto per definire e finanziare la realizzazione dell’autostrada Civitavecchia-Viterbo-Orte-Terni-Rieti-Torano di Borgorose, era stato condiviso, apprezzato ed approvato. (Da: Il Giornale di Rieti, 21/01/2014, per gentile concessione della Redazione)

Progettare l’energia pulita e sicura. Il video completo del convegno.

[youtube]http://youtu.be/vXQGRJPZ7tk[/youtube] Il video del convegno tenuto a Terni il 15 marzo 2014 presso la sala convegni delle ex Officine Bosco. Anche in questa occasione abbiamo dato voce a una molteplicità di opinioni e modi di intendere il bene comune, a volte persino particolarmente discutibili, nella convinzione che soprattutto così si possa formare una informazione responsabile e pragmatica.

TRA DIECI ANNI NON SARÀ RIMASTO NULLA DELL’ITALIA

Di Roberto Orsi …. leader politici italiani e la stampa mainstream hanno martellato la popolazione con messaggi di una ripresa imminente. In effetti, non è impossibile per un’economia che ha perso circa l’8 % del suo PIL avere uno o più trimestri in territorio positivo. Chiamare un (forse) +0,3% di aumento annuo “ripresa” è una distorsione semantica, considerando il disastro economico degli ultimi cinque anni. Più corretto sarebbe parlare di una transizione da una grave recessione a una sorta di stagnazione. Il 15% del settore manifatturiero in Italia, prima della crisi il più grande in Europa dopo la Germania, è stato distrutto e circa 32.000 aziende sono scomparse. … Il […]