L’evento pone in evidenza il ruolo di alcune particolari architetture industriali presenti su gran parte del territorio nazionale, che hanno avuto un particolare ruolo funzionale nello sviluppo agricolo e industriale dei comprensori. Questo patrimonio costituisce una caratteristica tipicamente italiana, legata al grande sviluppo dell’industria chimica, le cui necessità logistiche furono soddisfatte dalle tipologie costruttive concepite da Pier Luigi Nervi. Tra i novantuno paraboloidi costruiti nella penisola ricordiamo in particolare quelli di Assisi, recentemente recuperati con un pregevole restauro conservativo e quello imponente della Società a Terni edificato a Nera Montoro tra il 1929 e il 1935, utilizzato per molti decenni come magazzino per il solfato di ammonio. Questi manufatti, se preservati dalle consuete demolizioni compulsive, generalmente realizzate in favore della costruzione di anonimi centri commerciali, sono senza alcun dubbio da considerare come beni culturali. E’ necessario ricordare il loro indispensabile ruolo economico, gli aspetti architettonici, ingegneristici e tecnologici, anche allo scopo di censire quelli ancora esistenti, al fine di farli conoscere al più ampio pubblico e per indirizzare gli amministratori degli enti locali a svolgere un’opera d’informazione, educazione e, nei casi dove sia possibile, per recuperarli a scopi culturali e didattici. Apriranno i lavori la Dott.ssa Elisabetta David, Vice Direttrice dell’Archivio di Stato di Terni e il Presidente del Centro Studi Malfatti, Cav. Edoardo Mazzocchi, seguiranno poi gli interventi del Dottor Danilo Stentella, e del Dott. Sergio Dotto rispettivamente Direttore e Vice Presidente del Centro Studi Malfatti. Sarà presente la coautrice Francesca Santarella, studiosa di archeologia industriale. L’evento sarà presentato da Italo Conti, regista e autore teatrale. Nell’occasione i relatori approfondiranno alcuni argomenti d’interesse storico, economico e archeoindustriale, inoltre saranno presentati video inediti e immagini prodotti dal Centro Studi nell’ambito della recente attività di ricerca.
Presentazione del volume “Paraboloidi. Un patrimonio dimenticato dell’architettura moderna”
La storia delle idee
La storia delle idee e la storia delle azioni corrono su binari paralleli che raramente si incontrano, restituire un'anima alla politica significa restituirle la forza delle idee, liberarla da quel preoccupante abbraccio con le lobbies economico finanziarie che, palesatosi dalla fine degli anni 80, ha portato in breve il sistema politico italiano alla tragica Caporetto di Tangentopoli, e alle disfatte odierne. Compito degli intellettuali è quello di individuare i nessi tra economia ed etica, di mediare tra il darwinismo sociale del laissez faire e il totalitarismo politico sociale dello stato, tenuto conto del fatto che comunque uno stato sano non sarà mai uno stato minimo. Una società non può esistere senza che vi si inserisca in qualche punto in freno della volontà e degli appetiti sfrenati. Occorre tornare alla guida delle idee, abbandonare i tecnicismi tattici della politica odierna, riappropriarsi della capacità progettuale che fu una delle risorse d'eccellenza della cosiddetta Prima Repubblica.