La CISL, insieme alla UIL, si trova ormai sotto una vera e propria ondata di delegittimazione conseguente alla presunta sudditanza delle organizzazioni alle istanze della FIAT e della grande industria in genere. Un altro elemento di attrito con questo tipo di base, violenta, sembra essere anche la proposta di traslare la fiscalità dai redditi ai consumi, con un sostanziale appiattimento degli scaglioni di imposizione fiscale, in barba al principio di progressività dell’imposta in proporzione ai redditi e alle ricchezze possedute.
A questo punto, senza entrare nel merito delle ragioni, sarebbe auspicabile che la CISL colamasse un evidente gap di comunicazione verso la base dei lavoratori, e forse anche dei propri iscritti.
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