Quale futuro per Terni e per i ternani?
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Dopo l’elevato numero di posti di lavoro persi negli anni passati oggi si attendono con ansia le sorti della Basell, nei giorni scorsi sono apparsi nei quotidiani locali preoccupanti articoli sulle acciaierie, secondo i quali sembra che se entro brevi termini lo stabilimento ternano non riuscirà a conseguire un determinato utile ci potrebbero essere ripercussioni sulle future scelte aziendali legate soprattutto alle maestranze. Molte piccole aziende chiudono ogni giorno per le difficoltà di accesso al credito, mentre secondo fonti della CCIAA di Terni sono in aumento i protesti, con percentuali crescenti ogni anno, saremmo infatti passati a valori del 40%, con un calo della cancellazione degli stessi Ora ci attendono altri 15 giorni di fibrillazione in attesa delle definitive sorti del polo universitario ternano, in un quadro in cui gli enti locali hanno debiti che nemmeno Rockfeller sarebbe in grato di saldare. In questa dura realtà quale futuro e aspettative per i giovani ternani nella propria città? L’aspetto peggiore è che i politici locali giocano a scarica barile, rimpallando agli altri le colpe. Oggi come non mai le varie forze politiche dovrebbero unire i propri sforzi in un progetto comune per il rilancio della nostra città, perché senza lavoro è duro crearsi un futuro, e anche dal lato della formazione culturale si avranno ripercussioni, perché oggi già molte famiglie mantengono i propri figli all’università con grandi sacrifici. Se è gravoso fare studiare un ragazzo praticamente in casa pensiamo all’aumento di costi per la famiglia per uno studente fuori sede.

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