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- 21/12/2006 Corriere dell’Umbria
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- 27/12/2006 Corriere dell’Umbria
- 28/12/2006 Corriere dell’Umbria
- 29/12/2006 Corriere dell’Umbria
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- 19/03/2007 Corriere dell’Umbria parte 2
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- 19/03/2007 Giornale dell’Umbria parte 3
- 19/03/2007 Il Messaggero
- 05/06/2007 Corriere della Sera
- 03/08/2007 Espulsione dalla Massoneria




- “Chiesa e massoneria”
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“Loggia P2 – Quanto è stato realizzato del programma”
- “Elenco massoni italiani”
- Involuzione dell’UDC

Le parole del pm Woodcock sulle indagini delle presunte attività illecite delle logge
(Da Il Corriere della Sera del 05/06/2007)
Contro i 24 indagati il magistrato ipotizza i reati di associazione a delinquere finalizzata a un numero indeterminato di reati contro la pubblica amministrazione. Per raggiungere questo scopo gli indagati avrebbero promosso e partecipato associazioni segrete vietate dall’art. 18 della Costituzione, in particolare costituendo strutture associative di tipo massonico la cui esistenza è stata occultata. «Ovvero – aggiunge il Pm – venivano tenute segrete congiuntamente finalità e attività sociali, rimanendo sconosciuti, in tutto o in parte, e anche reciprocamente i rispettivi soci».
Dalle intercettazioni e dalle indagini effettuate, gli indagati non apparterrebbero a famiglie massoniche conosciute, quali il Grande Oriente d’Italia (GOI) o la Grande Loggia d’Italia degli antichi liberi accettati muratori (GLDI). Infatti le due organizzazioni create dai personaggi finiti nell’inchiesta, ovvero la Gran Loggia Unita Tradizionale (GLUT) e il Grande Oriente Universale (GOU), non hanno ottenuto il riconoscimento di quelle che sono le organizzazioni massoniche più autorevoli in Italia.
Secondo gli inquirenti, le indagini hanno messo in luce un quadro «piuttosto allarmante» riferito all’attività criminosa perseguita da un gruppo di persone «legate ed espressione di ambienti massonici deviati», riconducibili a logge ‘coperte’ e cioè a strutture carenti di quelle caratteristiche di pubblicità interna ed esterna e di reciproca conoscenza tra i componenti. Secondo quanto accertato, inoltre, le logge che hanno le connotazioni di un gruppo ‘ben organizzatò avrebbero una capacità operativa su tutto il territorio nazionale e anche all’estero.