I centocinquant’anni dell’unità nazionale visti con gli occhi della scuola raccontano le facce, le intelligenze e le capacità che hanno fatto grande l’Italia. Non è una lettura di nicchia ma la cornice su cui poggiano i pilastri dell’identità, della democrazia e dello sviluppo. La scuola ha “costruito” l’Italia, ha permesso la mobilità sociale a milioni di persone. L’Italia è la scuola italiana. Dal boom economico al riscatto sociale, dalla stagnazione al declino. Ma la scuola può essere ancora leva del rilancio? Può essere nuovo volano di “orgoglio” nazionale” e chiave per interpretare i cambiamenti che viviamo? Ne hanno parlato ieri, a Roma, sociologi, politici, giuristi ed economisti all’iniziativa promossa dalla […]
Archivi Giornalieri: 20/05/2011
La storia delle idee
La storia delle idee e la storia delle azioni corrono su binari paralleli che raramente si incontrano, restituire un'anima alla politica significa restituirle la forza delle idee, liberarla da quel preoccupante abbraccio con le lobbies economico finanziarie che, palesatosi dalla fine degli anni 80, ha portato in breve il sistema politico italiano alla tragica Caporetto di Tangentopoli, e alle disfatte odierne. Compito degli intellettuali è quello di individuare i nessi tra economia ed etica, di mediare tra il darwinismo sociale del laissez faire e il totalitarismo politico sociale dello stato, tenuto conto del fatto che comunque uno stato sano non sarà mai uno stato minimo. Una società non può esistere senza che vi si inserisca in qualche punto in freno della volontà e degli appetiti sfrenati. Occorre tornare alla guida delle idee, abbandonare i tecnicismi tattici della politica odierna, riappropriarsi della capacità progettuale che fu una delle risorse d'eccellenza della cosiddetta Prima Repubblica.