Giovanni Froscianti nacque a Collescipoli, Terni, il 20 novembre 1811. Partecipò alla preparazione dei moti rivoluzionari del 1853 e 1854 con il nome di battaglia di Mustafà. Abbandonato in giovane età il seminario dove studiava abbracciò il pensiero mazziniano, fu un seguace della prima ora di Giuseppe Garibaldi. Partecipò alle tre guerre d’indipendenza e alla spedizione dei Mille, dapprima con il grado di sottotenente, divenne in seguito colonnello. Fu amico e consigliere di Garibaldi e della sua famiglia, finiti gli impegni bellici si occupò dell’amministrazione dei possedimenti di Garibaldi a Caprera. Morì a Collescipoli, il 31 gennaio 1885.
Terni. Collescipoli. Ricordo del garibaldino Giovanni Froscianti
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La storia delle idee
La storia delle idee e la storia delle azioni corrono su binari paralleli che raramente si incontrano, restituire un'anima alla politica significa restituirle la forza delle idee, liberarla da quel preoccupante abbraccio con le lobbies economico finanziarie che, palesatosi dalla fine degli anni 80, ha portato in breve il sistema politico italiano alla tragica Caporetto di Tangentopoli, e alle disfatte odierne. Compito degli intellettuali è quello di individuare i nessi tra economia ed etica, di mediare tra il darwinismo sociale del laissez faire e il totalitarismo politico sociale dello stato, tenuto conto del fatto che comunque uno stato sano non sarà mai uno stato minimo. Una società non può esistere senza che vi si inserisca in qualche punto in freno della volontà e degli appetiti sfrenati. Occorre tornare alla guida delle idee, abbandonare i tecnicismi tattici della politica odierna, riappropriarsi della capacità progettuale che fu una delle risorse d'eccellenza della cosiddetta Prima Repubblica.