Oltre al colpo di stato: come ci stiamo consegnando alle multinazionali
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TTIP

Di Claudio Messora (Da: http://www.byoblu.com 12.5.2015)

Qui siamo oltre al colpo di stato! Un colpo di stato sostituisce una classe dirigente con un’altra. Qui stiamo regalando la proprietà degli stati ai Consigli di Amministrazione delle multinazionali. Come? Semplice: con la clausola ISDS (Investor to State Dispute Settlement) contenuta nel TTIP, il grande trattato di commercio e di investimento transatlantico.

Il TTIP, per farla breve, mira a creare un grande mercato unico tra l’Europa e gli Stati Uniti d’America, fatto di regole comuni e di abbattimento delle barriere, tariffarie e non, dove quel “non” significa probabilmente un’ulteriore diminuzione dei diritti dei lavoratori e un’ecatombe di Piccole Medie Imprese italiane, che non potranno più competere con le grandi multinazionali americane (quante sono, già oggi, quelle capaci di innovare?). E tutto per cosa? Per un incremento di appena lo 0,5% del Pil UE, parola di Commissione Europea. Che poi, suvvia, ci azzeccassero qualche volta…

Come interviene, allora, l’ISDS? Semplice: se lo Stato italiano dovesse per esempio fare una legge che tutela gli agricoltori, o i produttori di latte, o i lavoratori, e queste tutele dovessero confliggere con il trattato di libero scambio, le multinazionali che hanno investito in Italia potrebbero immediatamente fare causa allo Stato, ottenendo risarcimenti milionari o miliardari. Avete letto bene? Significa che non saremo più liberi di votare un programma di governo che vada contro agli interessi delle multinazionali stabiliti nel TTIP. E se lo faremo, dovremo pagare sanzioni elevatissime, che si tradurranno in più tasse e in maggiore debito pubblico, ovvero in uno strangolamento ulteriore dell’economia, in nuove misure di austerità e così via. Secondo Lori Wallach, direttrice dell’Osservatorio sul commercio globale, “si tratta di un lento colpo di stato, un cavallo di Troia che apre le porte a un attacco devastante alle più elementari leggi e regolamenti nazionali“.

In realtà si tratta di qualcosa di peggio: se il principio stabilito dalla clausola ISDS dovesse passare, si tratta della definitiva capitolazione del principio di sovranità e di autodeterminazione dei popoli di fronte alle delibere dei consigli di amministrazione, composte da uomini d’affari notoriamente privi di scrupoli e governate dalle leggi del business. Prova ne è che tutti i negoziati vengono condotti a porte chiuse, di nascosto dall’opinione pubblica. E qui a Bruxelles, prima dell’estate, è atteso un round decisivo, a cui non possiamo mancare. Se mi sosterrete, io ci sarò.