Oltre 10 anni dal 27 marzo 2003, tanto è passato da quando il Comune di Terni ha approvato lo schema di accordo di programma, promosso dalla provincia di Terni e dagli altri soggetti interessati, ASL 4, Direzione Scolastica Regionale, MIUR e Associazione Paratetraplegici della provincia di Terni. L’associazione Paratetraplegici della provincia di Terni nel 1999 con il “Progetto Vita Indipendente” individuava nella realizzazione di un centro di Autonomia il mezzo per fornire strumenti alle persone diversamente abili, per garantire loro una vita indipendente e integrata. Ancora oggi l’impianto non solo non è terminato, ma versa in una condizione di degrado e abbandono che abbiamo documentato Il manto di copertura della pista, potrebbe non essere stato realizzato nel rispetto del progetto iniziale, che forse avrebbe dovuto prevedere la realizzazione con caratteristiche tali da consentire l’addestramento alla guida sui vari fondi stradali possibili, mentre il relitto di asfalto che ancora si intravede tra la vegetazione del cantiere abbandonato sembra essere perfettamente omogeneo.[gview file=”https://www.centrostudimalfatti.eu/wp-content/uploads/2013/10/Fiatautonomy-DEF.pdf”]
Terni – Ancora esempio di buongoverno. Una pista per disabili in abbandono.
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La storia delle idee
La storia delle idee e la storia delle azioni corrono su binari paralleli che raramente si incontrano, restituire un'anima alla politica significa restituirle la forza delle idee, liberarla da quel preoccupante abbraccio con le lobbies economico finanziarie che, palesatosi dalla fine degli anni 80, ha portato in breve il sistema politico italiano alla tragica Caporetto di Tangentopoli, e alle disfatte odierne. Compito degli intellettuali è quello di individuare i nessi tra economia ed etica, di mediare tra il darwinismo sociale del laissez faire e il totalitarismo politico sociale dello stato, tenuto conto del fatto che comunque uno stato sano non sarà mai uno stato minimo. Una società non può esistere senza che vi si inserisca in qualche punto in freno della volontà e degli appetiti sfrenati. Occorre tornare alla guida delle idee, abbandonare i tecnicismi tattici della politica odierna, riappropriarsi della capacità progettuale che fu una delle risorse d'eccellenza della cosiddetta Prima Repubblica.