
Trasferitosi a Firenze con il suo maestro, diventa docente di Diritto Romano. Tra il 1929 ed il 1939 svolge un’intensa attività di studioso che lo mette in contatto con l’Università Cattolica di Milano: entra così in amicizia con figure come padre Gemelli e Giuseppe Lazzati.
Si impegna a fondo nell’Azione Cattolica giovanile e nella pubblicistica cattolica, scrivendo in numerose riviste, tra cui il famoso Frontespizio. Alla vigilia della guerra, nel 1939, fonda e dirige la rivista Principi nella quale, in pieno regime fascista, pone le premesse cristiane per un’autentica democrazia, il regime ne vieta la pubblicazione. Tra il 15 luglio e l’8 settembre 1943 crea il foglio clandestino San Marco. Il 23 settembre sfugge alla polizia segreta che lo cerca per arrestarlo. Raggiunta Roma, nel 1944 tiene all’Ateneo Lateranense, su iniziativa dell’Istituto Cattolico Attività Sociali , un corso di lezioni che riscuote molto successo. L’anno successivo le lezioni vengono pubblicate sotto il titolo “Le premesse della politica”.


Nel 1946 viene eletto all’Assemblea Costituente. Nel 1947, insieme a Dossetti, Fanfani e Lazzati, dà vita a Cronache Sociali, la rivista che meglio ha espresso la presenza cristiana nel difficile processo di rinascita della democrazia in Italia. Alla Costituente svolge un’opera di grande rilievo, e da tutti apprezzata, nella Commissione dei 75, in particolare per la formulazione dei principi fondamentali che dovranno reggere la nuova Repubblica Italiana. Nel 1948 è nominato sottosegretario al Ministero del Lavoro; nel 1950 scrive in Cronache Sociali il famoso saggio “L’attesa della povera gente”, nel quale dimostra la necessità, e la concreta possibilità, del lavoro e della casa per tutti.





Nel 1965 incontra ad Hanoi Ho Chi Minh con il quale mette a punto una serie di proposte che, se non fossero state osteggiate da esponenti occidentali ostili alla pace, avrebbero anticipato di un decennio la fine della tragica guerra vietnamita. In parallelo a questi contatti diplomatici avvengono i gemellaggi di Firenze con Filadelfia, Kiev, Kioto, Fez e Reims; nonché il conferimento della cittadinanza onoraria di Firenze al segretario dell’ONU Thant e al grande architetto Le Corbusier. Nel capoluogo toscano La Pira promuove il Comitato Internazionale per le Ricerche Spaziali, una tavola rotonda sul disarmo, iniziative tese a mettere in luce il valore e l’importanza del terzo mondo e degli emergenti Stati africani. Tra l’altro invita a Firenze il presidente del Senegal Léopold Senghor, uno dei più prestigiosi leaders cristiani dei movimenti di liberazione. È ancora lui che per primo lancia l’idea dell’Università Europea da istituire a Firenze.


Dal 1966 comincia a ritirarsi dall’attività pubblica, ma continua a mantenere contatti internazionali quale presidente della Federazione Mondiale delle Città Unite. In questa veste, tiene colloqui e conferenze in vari paesi d’Europa, in preparazione alla Conferenza di Helsinki. Nel 1967 ha colloqui con Nasser in Egitto ed Abba Eban in Israele, per collaborare alla pace tra i due grandi gruppi umani usciti dall’unico progenitore Abramo. Trova un inaspettato interesse per questa impostazione di discorso politico fondato sulla tradizione religiosa. Nel 1973 a Houston (USA) parla al Convegno internazionale “I progetti per il futuro” ed delinea i compiti delle nuove generazioni. Famoso l’inizio del suo discorso: “I giovani sono come le rondini, annunciano la primavera”. Nel contesto di queste molteplici iniziative svolge un’intensa attività pubblicistica. Scrive a capi di stato, a personalità di ogni continente, ai monasteri di clausura, ai vecchi e ai bambini di Firenze, tiene discorsi, conversazioni, incontri, soprattutto con giovani, che lo seguono con entusiasmo avvertendo la grande forza della sua fede e la purezza dei suoi ideali.

È questo ideale che lo sostiene negli ultimi anni, resi difficili da una grave malattia e da un penoso isolamento. Il 5 novembre 1977 in un “sabato senza vespri” come aveva desiderato, conclude il suo pellegrinaggio terreno. Nel 1986, Giovanni Paolo II Papa, inizia la causa di beatificazione.
- La successione ereditaria intestata e contro il testamento in diritto romano, Firenze, 1930;
- L’anima di un apostolo. Vita interiore di Ludovico Necchi, Milano, Vita e Pensiero, 1932;
- La nostra vocazione sociale, Roma, 1945;
- La vita interiore di Luigi Moresco, Roma, 1945;
- Premesse della politica, Firenze, 1945;
- Il valore della persona umana, Milano, 1947;
- Architettura di uno Stato democratico, Roma, 1948;
- Istituzioni di Diritto Romano, Firenze, 1948;
- L’attesa della povera gente, Firenze, 1951;
- Per un’architettura cristiana dello Stato, Firenze, 1954;
- Principi, a cura di Angelo Scivoletto, Firenze, 1955;
- Una testimonianza cristiana, Firenze, 1955;
- Libro bianco sulle Officine Galileo, Firenze, 1959;
- Carteggio di La Pira con Malenkov e Chruscev. Le armi atomiche. Religione e realismo, a cura di Mario Castelli, estratto dalla rivista “Aggiornamenti Sociali”, XVI, febbraio-marzo 1965, nn. 2-3, Milano, Centro Studi Sociali;
- Carteggio di La Pira con Malenkov e Chruscev. Le armi atomiche. Religione e realismo, a cura di Mario Castelli, estratto dalla rivista “Aggiornamenti Sociali”, XVI, febbraio-marzo 1965, nn. 2-3, Milano, Centro Studi Sociali;
- Così in terra come in cielo, Milano 1970;
- Unità, disarmo e pace, prefazione di H. Camara, 1971;
- La genesi del sistema nella giurisprudenza romana, Firenze, 1972;
- Principi, ristampa fotostatica con prefazione di Giorgio La Pira, Firenze, 1974;
- Scritti di La Pira pubblicati dopo la morte