Luigi Gedda
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Luigi Gedda nacque a Venezia il 23 ottobre 1902. Trascorre gli anni giovanili tra Modane (Francia), Torino e Milano, seguendo gli spostamenti della sua famiglia. Sin da giovane manifesta il suo interesse per le organizzazioni giovanili cattoliche. Nel 1917 è tra i fondatori di un circolo della Società della Gioventù Cattolica Italiana a Casale Corte Cerro. Dal 1925 comincia ad assumere importanti cariche in seno alla Società della Gioventù cattolica (GIAC): a Milano, diviene segretario della federazione milanese; dal 1930 al 1933 è presidente diocesano di Novara; dal 1931 al 1933 è Presidente diocesano a Torino, dal 1932 al 1934 vice presidente nazionale ed infine dal 1934 al 1946 presidente nazionale della GIAC.
Negli stesso anni matura la sua importante carriera professionale. Laureatosi in Medicina all’Università di Torino nel 1927, l’anno successivo diviene assistente del prof. Delle Piane presso la Clinica Medica della stessa Università. Nel 1933 consegue la libera docenza in patologia speciale medica e nel 1938 insegna all’Università di Roma, ove si era trasferito nel 1936. Intenso a partire dalla seconda metà degli anni Trenta il suo impegno in seno all’azione cattolica. A lui si deve, tra l’altro, la fondazione del periodico illustrato Il Vittorioso, destinato ad avere grande successo tra i giovani, la nascita della Casa Editrice Ave e del Centro sportivo italiano di cui fu presidente dal 1944 al 1960. Nel 1942 è tra i fondatori della associazione di Laici “Società Operaia”.
Dal 1941 al 1960 fu presidente del Centro Cattolico Cinematografico e direttore della rivista Il Cinematografo (1942-1952) Il 12 ottobre 1946 viene nominato Presidente dell’Unione Uomini di Azione Cattolica. In questo carica e anche grazie alla stima che godeva presso Pio XII Luigi Gedda svolse un ruolo non trascurabile nelle battaglie politiche che segnano la ripresa della vita democratica in Italia.
Con i Comitati civici, da lui fondati l’8 febbraio 1948 contribuì a sensibilizzare e guidare il mondo cattolico a sostegno della Democrazia cristiana in difesa della Chiesa e contro i rischi di un successo elettorale delle sinistre. La vittoria della DC nelle elezioni del 18 aprile 1948 è in parte dovuta anche al contributo dei Comitati Civici. In occasione delle elezioni amministrative romane del 1952 fu anche tra i promotori di una lista civica, cui presero parte anche alle forze politiche della destra, che avrebbe dovuto evitare un successo social comunista. Questa iniziativa, nota come “Operazione Sturzo”, non ebbe successo e lasciò molta amarezza in De Gasperi, che non gradiva una eccessiva ingerenza di ambienti cattolici che sembravano non tener conto dei difficili equilibri sui quali si reggeva la guida del governo del paese.
Nel 1952 Gedda diviene anche Presidente dell’Azione Cattolica, di cui era vicepresidente dal 1949, restando in carica sino al 1959. Nel campo dell’attività scientifica, nel 1960 ottiene la cattedra di Genetica medica presso l’Università di Roma, proseguendo importanti studi, testimoniati da numerose pubblicazioni, sulla gemmologia. Studi da lui avviati sin dal 1952 con la fondazione dell’Istituto Gregorio Mendel e nel 1992 del Centro Intle Genetica. Muore a Roma il 26 ottobre 2000.