Un’altra puntata del progressivo, esponenziale, declino del sistema Italia e dell’istituzione Europa, con connotati di forte trasversalità tra le cosiddette “forze” politiche, che si sono alternate (o hanno finto di farlo) nel governo del paese, generando di fatto un’epoca di ininterrotto saccheggio, che dura dai primi anni 90 del XX secolo, del patrimonio comune, del sistema di tutele sociali, dell’apparato economico, un tempo rappresentatnte della quinta potenza industriale al mondo. Riportiamo sotto le cronache del 2007, nelle quali oggi, come allora, possiamo leggere le tracce di un consociativismo trasversale all’arco costituzionale parlamentare della cosiddetta Seconda Repubblica.
Archivi Giornalieri: 27/01/2013
La storia delle idee
La storia delle idee e la storia delle azioni corrono su binari paralleli che raramente si incontrano, restituire un'anima alla politica significa restituirle la forza delle idee, liberarla da quel preoccupante abbraccio con le lobbies economico finanziarie che, palesatosi dalla fine degli anni 80, ha portato in breve il sistema politico italiano alla tragica Caporetto di Tangentopoli, e alle disfatte odierne. Compito degli intellettuali è quello di individuare i nessi tra economia ed etica, di mediare tra il darwinismo sociale del laissez faire e il totalitarismo politico sociale dello stato, tenuto conto del fatto che comunque uno stato sano non sarà mai uno stato minimo. Una società non può esistere senza che vi si inserisca in qualche punto in freno della volontà e degli appetiti sfrenati. Occorre tornare alla guida delle idee, abbandonare i tecnicismi tattici della politica odierna, riappropriarsi della capacità progettuale che fu una delle risorse d'eccellenza della cosiddetta Prima Repubblica.