LA PRIVATIZZAZIONE DI POSTE ITALIANE. SIAMO ALLE ULTIME BATTUTE DELLO SPERPERO DEL PATRIMONIO PUBBLICO?

LA PRIVATIZZAZIONE DI POSTE ITALIANE. SIAMO ALLE ULTIME BATTUTE DELLO SPERPERO DEL PATRIMONIO PUBBLICO?

Danilo Stentella (Pubblicato in http://www.lindro.it/privatizzazioni-poste-e-poi/) Le parole chiave della ennesima privatizzazione, quella di Poste Italiane, le ipotesi sottostanti, sono: raccolta di risorse finanziarie private finalizzate al rallentamento della crescita del debito pubblico e liberalizzazione del mercato. Appunto, rallentamento della crescita del debito, non riduzione dello stock, impresa impossibile con gli strumenti di politica economica al momento utilizzati dai governi italiani.

DA DE GASPERI A MARTINAZZOLI, DA GRAMSCI A RENZI, L’INVOLUZIONE DELLA SPECIE POLITICA

Mentre assistiamo all’avvento del nuovo che avanza, qualcuno osserva il fenomeno dal punto di vista evoluzionista, qualcun altro ragiona di involuzione della politica, qualcun altro, più disperato, afferma che la politica è assente e che il Parlamento è ormai spossessato di tanta parte del suo potere.

Le privatizzazioni del Governo Letta. Trucchi vecchi per nuovi maghi

Il Governo Letta si appresta a varare le privatizzazioni di quel che resta di buono delle partecipazioni statali, quindi in tempi di crisi, di bilanci statali in forte passivo, con il rischio di dover ricorrere all’aumento dell’IVA, questo Governo di autentici geni si prepara a vendere il poco che resta degli asset redditizi dello Stato, aggravando ulteriormente per questa via il bilancio pubblico a causa del venir meno di rendite da utili d’esercizio. Il Governo Letta si appresta a mettere sul mercato, oltre a un patrimonio praticamente invendibile in questo momento, fatto di caserme in disuso e altri edifici che non comprerebbe nemmeno un matto, il 4,3% di ENI, il […]