(Danilo Stentella, 2019) Geppino era nato a Trieste il 18 luglio 1905, si trasferì a Pola con la famiglia nel 1930, dopo aver ottenuto la laurea in medicina a Perugia e la specializzazione in chirurgia a Padova. Il 18 agosto 1946 il dottor Geppino Micheletti stava lavorando presso l’ospedale Santorio Santorio di Pola[1] mentre sulla spiaggia di Vergarolla, si preparava una manifestazione sportiva che contribuiva anche a una parvenza di normalità, la gara di nuoto Coppa Scarioni, organizzata dalla società dei canottieri Pietas Julia. [1] Era costituito dalle sezioni ospedaliere propriamente dette e dal reparto psichiatrico, entrambi riuniti sotto un’unica gestione amministrativa.
(Di Paolo Gulminelli, © 2018) Il prossimo 28 novembre ricorrono 76 anni dall’impiccagione di Carmelo Borg Pisani, eroe e martire italo maltese, decorato con la massima riconoscenza dall’Italia, la medaglia d’oro al valore militare. Non viene ricordato e onorato, principalmente dall’Italia, la nazione per la quale combatté, e neanche da Malta sua patria natale.
Nato a Paternò (Catania) nel 1927, figlio di un intendente di finanza, si trasferì con la famiglia a Bologna, dove a soli venti anni si laureò in giurisprudenza. Nel 1959 conseguì la libera docenza in diritto agrario, insegnando quindi nelle università di Napoli, Firenze e Roma Tor Vergata. Nel 1944 ha partecipato alla Resistenza a Bologna, dopo la liberazione ha aderito alla Democrazia Cristiana bolognese nella corrente dossettiana, fu delegato regionale dei gruppi giovanili dal 1945 al 1950. Dopo l’abbandono della politica di Dossetti e l’incontro con Rumor e Taviani ha fondato e diretto Iniziativa Democratica, poi La Base e in fine Prospettive con Giovanni Marcora.
Famiglia ebraica tra le più antiche del mondo. Nel Cinquecento i Sassoon si trasferirono a Baghdad, dove verso la fine della Prima Guerra Mondiale furono tra i protagonisti della formazione dello Stato iracheno, il cui primo Ministro delle Finanze fu proprio Eskell Sassoon, carica che conservò per sette governi consecutivi.
(Generale Aldebrano Micheli, 2016) “L’anima a Dio, la vita alla Patria, il cuore alla mia donna e l’onore per me”, questo era il motto di una persone speciale, un uomo che io definisco come la quint’essenza del coraggio, della nobiltà d’animo, della generosità e dell’altruismo, mi riferisco all’ Ufficiale eroe di guerra (due medaglie d’oro al V.M.), Elia Giovanni Rossi Passavanti, cittadino Ternano.